Magazine

L'Angolo del Disco: Reckless, quando Bryan Adams era un Rocker..spericolato

Creato il 23 marzo 2012 da Martux75
L'Angolo del Disco: Reckless, quando Bryan Adams era un Rocker..spericolatoReckless. Ovvero spericolato, avventato, temerario.Questo era Bryan Adams nel lontano 1984. Il Bryan Adams d' annata. Quando era ancora un grande rocker, un vero rocker. Genuino, ruspante ed efficace nel proporre un sound dalla scorza dura, basato sulla forza e l'essenza di un rock senza fronzoli, per nulla ricercato, ma perfetto per colpire al cuore gli ascoltatori trasportandoli in un viaggio di quasi 40 minuti di grande musica.
Un disco tosto, graffiante, composto da dieci pezzi tesi e tirati, per la maggior parte diventati hits di grande successo fino a trasportare il disco nell'Olimpo del Rock Radiofonico Americano anni 80 (lui è canadese), con 14 milioni circa di copie vendute in tutto il mondo.
Voce ferrosa, giacchetta di pelle nera, stivali da truzzo, capelli biondi ribelli e faccia segnata sono le coordinate del personaggio, che ha avuto l'onere di fare da colonna sonora alle mie vacanze estive nel 1991, quando al mare, perso tra le mie fantasie di adolescente tra le nuvole, tra un bagno e una partita a tennis, rimasi avvolto senza scampo tra le onde impetuose di questo disco

L'album parte bene con la romantica e grintosa One Night Love Affairs, e arriva rapidamente ad un trio di canzoni killers: la celebre Run To You, Heaven, uno dei suoi pochi lenti davvero memorabili e Somebody, altro gran pezzo da stadio.Il lato B si apre con il suo più grande successo, un capolavoro basato su due accordi che persino io riuscivo a suonare con la chitarra..Summer of 69, una inno generazionale, una canzone che parla di sogni di gioventù e della magia che solo l'estate può regalare con le sue illusioni e le sue dolci passioni.Ma non è finita, ancora due pezzi duri e crudi: Kids wanna rock, la canzone più incazzata che parla di evasione e del potere liturgico della musica rock e la bella It's only Love con Tina Turner, riff accattivante e duetto tra due grandi voci del momento.
L'Angolo del Disco: Reckless, quando Bryan Adams era un Rocker..spericolatoAnche dal vivo il ragazzo ci sapeva fare, lo vidi a Milano per ben quattro volte, e pur con tutti i limiti della sua musica, riusciva a regalare anche più di due ore di coinvolgimento e divertimento assoluti con una band impreziosita dagli assoli mirabolanti del chitarrista Keith Scott.
Peccato che dopo il successo planetario da record di Everything I do, I do it for you (proprio dell'autunno 91)Bryan ha dismesso progressivamente i panni del rocker duro e puro per dare un taglio più cantautoriale alle sue canzoni (nella sue intenzioni) ma decisamente lontano dai massimi creativi della sua ispirazione.

Ma ora godiamoci almeno una perla di questo disco, dedicata ai tanti detrattori dell'artista.E al di là dei gusti, se si legge il suo profilo su Wikipedia si rimane impalliditi...

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :