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L’Anm boccia la riforma della giustizia: “Risulta essere inefficace, esprimiamo la nostra delusione”

Creato il 11 settembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Le iniziative del governo per riformare la giustizia italiana “consistono in interventi contenuti e sono in parte frutto di compromesso”. Così l’Associazione nazionale magistrati esprime la propria “delusione” rispetto “ai ripetuti annunci diffusi dal nuovo esecutivo” che hanno “generato molte aspettative e speranze. Purtroppo – osserva critico l’Anm – le notizie finora diffuse non possono che suscitare delusione”.

(livesicilia.it)

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La dura posizione dell’Associazione nazionale magistrati. In una prima analisi dell’intervento del governo, “in attesa che siano resi noti i testi ufficiali definitivi”, si legge in una nota, si deve “guardare oltre le entusiastiche dichiarazioni pubbliche e gli slogan promozionali”. Gli interventi dell’esecutivo, secondo i magistrati, “purtroppo non toccano il tema centrale delle risorse, quello che condiziona in larga misura l’efficienza della macchina giudiziaria e sono destinati a produrre risultati assai inferiori alle attese”. La magistratura “non pone veti ed è pronta a discutere di tutto – assicura – ma non potrà tacere di fronte all’inefficacia di una riforma della giustizia definita rivoluzionaria e che invece, se tali linee fossero davvero confermate, si ridurrebbe a interventi di scarso respiro e a norme punitive, ispirate a logiche che credevamo appartenere al passato”.

Le richieste da parte dell’Anm. Nel settore civile, dice l’Anm, “pur essendo positiva l’introduzione di strumenti tesi a promuovere la composizione stragiudiziale delle liti, questi saranno però poco efficaci se lasciati all’iniziativa volontaria delle parti”; strumenti “non assistiti da forti incentivi e da sanzioni che scoraggino cause manifestamente infondate”. ”La riforma, suggerita da una logica di efficienza e da obiettivi di mera deflazione – prosegue l’associazione – sarebbe condivisibile se legata alla promozione di una qualità del processo come strumento di efficace tutela dei diritti. Sono invece segnali negativi il prevedibile aumento degli oneri economici legati all’arbitrato e l’assenza di investimenti in termini di personale di cancelleria”. ”Nessun intervento è annunciato nelle delicate materie etiche e bioetiche”. E senza entrare nel merito delle scelte legislative, l’associazione osserva “come l’inerzia della politica vada in parallelo con periodiche, violente accuse rivolte ai magistrati di volersi sostituire al legislatore”.

La riduzione delle ferie dei magistrati “non è la questione centrale della riforma”: l’arretrato nella giustizia “si riduce con tanti interventi e anche quello sulle ferie può contribuire ad affrontare questo tema”. Lo ha dichiarato il Guardasigilli Andrea Orlando, nel corso de ‘La telefonata’ di Maurizio Belpietro. “Abbiamo chiesto ai magistrati di farsi carico delle esigenze di cambiamento nella Pubblica Amministrazione – ha aggiunto il ministro – e i magistrati ci hanno segnalato la specificità del loro lavoro. Cercheremo di tenerne conto, ma anche loro tengano conto della necessità di cambiamento. In un momento in cui si chiede alla Pubblica Amministrazione di fare un salto, credo che la magistratura – ha concluso – possa dare la sua disponibilità a ragionare su questo, magari ripristinando il confronto”. (ADNKRONOS)


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