L’anno dei record

Berlusconi dalla D’urso, lo show dei record

Non si fa in tempo ad abituarsi a usare l’espressione di biasimo “siamo nel 2012, sveglia!” che è già tempo di aggiornarsi. Peccato, perché quello che si è concluso è stato l’anno dei record. Cominciato con il ritorno inaspettato, quello di Rambo Guerrazzi a Pisa. Tempo un mese e la neve è tornata copiosa su tutta italia, anche dove non cadeva da 15 anni, tipo a casa mia. Per la prima volta ho messo gli sci al di là del Brennero, è stato subito amore, nonostante la sofferenza di ore e ore di viaggio e legamenti di amici che saltavano. In primavera è nata la sguatterina e sono invecchiato di botto, quindi è arrivato il giorno più duro per la civiltà umana: è stato anche lui da record perché nonostante lo scudetto dei gobbi sono riuscito a trovarci risvolti positivi. Gli Outlet hanno piazzato il primo singolo della loro storia, un successo senza precedenti per la storia di una ragazza sensibile che ama fotografare cose inutili. Dopo aver alzato ancora la coppa del più importante torneo di volley estivo, in estate la mia prima transoceanica: un mese di Brasile, paraiso do mundo che per fortuna non è come il paradiso dei cristiani, perché dal paraiso sono riuscito a tornare, vivo. Da settembre in poi è stata una volata fino al traguardo, nello stesso posto della partenza: dopo 28 capodanni perugini sul campo, il ventinovesimo l’ho passato a Pisa, che è come vedere Peppone alla tombola organizzata da Don Camillo.

Dodici mesi fa tutto questo non era facilmente prevedibile, i Maya c’hanno provato, con scarso successo. Ad ogni modo, anche l’anno dei record l’abbiamo portato a casa. Ora ce n’è un altro, perché il susseguirsi degli anni non dà tregua, uno dietro l’altro. Almeno gli anni scolastici avevano le vacanze in mezzo, qui niente da fare. Perciò animo, testa bassa e pedalare: sarà durissima e non avremo neanche Josè Mourinho a guidarci, ma Bersani, Berlusconi o, vivaddio, Ingroia.

Progetti per il 2013: