L'antenato del tubo catodico è stato inventato da un sardo: Augusto Bissiri- immagine http://linguaggio-macchina.blogspot.com/
Navigando a caccia di curiosità e nuove notizie ne scopriamo una che, a nostro vedere è molto importante, cambia la storia della tecnologia, in qualche modo. La notizia è riportata nel blog del dottor Andrea Mameli, “linguaggio macchina“.
Nel testo si racconta la storia di Augusto Bissiri, sardo che nasce a Seui, paese della Barbagia di Seulo, al centro della Sardegna, nel lontano 10 settembre 1879. A 26 anni, nel 1905, come tantissimi sardi dell’epoca, Bissiri emigra in nord America. In America, depositati a nome dell’inventore sardo risultano diversi brevetti, uno, del 1922 è quello denominato ”Live Picture Production”. Nemo profeta in patria, dicevano i latini, e, così accade anche per Bissiri. A New York in onore ad Augusto Bissiri esiste persino una targa, oggi esposta nell’archivio dell’emigrazione di Casa Farci a Seui, dove però il Liceo Scientifico è dedicato a Bissiri.
A parlare del brevetto di Bissiri è, qualche anno fa, “Il Messaggero Sardo” che nel giugno 1998 dedica uno speciale intitolato “Augusto Bissiri inventore della televisione”,è lì che Giuseppe Deplano raccontala storia del giovane inventore seulese che nel 1905 si trasferisce a New York e l’anno seguente riesce a trasmettere una fotografia da una stanza a un’altra. Nello stesso articolo è scritto che nel 1917 Augusto Bissiri, con un apparecchio, di sua invenzione, brevettato il 4 gennaio 1928 a Los Angeles, riesce a trasmettere un’immagine fotografica da Londra e New York.
Insomma una grande scoperta quella dell’emigrante sardo che probabilmente nella sua isola natia non avrebbe mai potuto realizzare o forse se lo avesse fatto non vi sarebbe stata la necessaria attenzione.
Una attenta ricerca sulla storia di Bissiri poi ha portato alla luce diversi brevetti depositati a suo nome, Andrea Mameli, nel suo scritto ne cita alcuni: una cerbottana per il lancio di aerei di legno leggero con ali retrattili (1928), una “Pulitrice automatica per dischi telefonici” (1930), un “Sistema per spegnere le sigarette con una sferetta piena d’acqua” (1933), un “Dispensatore automatico di palline a moneta” (1935).
Di Bissiri si è occupata oltre un secolo fa persino la stampa regionale, ed è nel 1906 che si leggeva“Ai valorosi che, come il giovane Bissiri, per il bene dell’umanità si sacrificano, vada il nostro plauso e la nostra ammirazione”. Mameli però sottolinea come, dopo la morte di Bissiri avvenuta nel 1968 in California non si è mai più parlato o scritto di lui a parte breve annotazione nel sito del museo Casa Farci di Seui: “Fra il materiale esposto è importante ricordare un documento dei fratelli Bissiri che idearono, negli Stati Uniti, un apparecchio che si può definire l’antenato del tubo catodico”.