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L’antropologo: “La prossima estinzione di massa sarà per colpa nostra”

Creato il 15 settembre 2014 da Extremamente @extremamentex

Cani che rimangono accanto al corpo senza vita di un loro compagno quasi volessero vegliarlo. Mamme gorilla ed elefantesse che non si vogliono separare dai loro piccoli morti. Gatte che per giorni cercano disperatamente le loro cucciolate soppresse. L’esperienza quotidiana  dimostra che anche gli animali possono provare sentimenti. Secondo un ricercatore australiano, questa  caratteristica sarebbe ancora più diffusa di quanto si pensi.

MAMMA GORILLA NON SI RASSEGNA ALLA MORTE DEL CUCCIOLO

MAMMA GORILLA NON SI RASSEGNA ALLA MORTE DEL CUCCIOLO

Per  l’antropologo e filosofo australiano Thom Van Dooren, infatti, anche i corvi provano qualcosa di molto simile al lutto.  Lo dice nel suo ultimo libro Flight Ways, Life and Loss at the Edge of Extinction, nel quale sostiene un’ idea provocatoria: noi umani crediamo di essere un’eccezione in natura, ovvero di essere gli unici dotati di emozioni, ma proprio questo concetto ha prodotto la nostra predisposizione attuale a distruggere l’ambiente.

Nel corso degli anni, vari studi hanno accertato che molti animali sono capaci di azioni e comportamenti precedentemente considerati di esclusiva pertinenza umana, come ad esempio utilizzare degli strumenti. Sappiamo ora che  i primati hanno una notevole manualità e che persino alcuni tipi di uccelli usano pietre e bastoncini per estrarre il cibo da gusci, conchiglie, tronchi. Ma non solo. Molte specie mostrano evidenti capacità di provare empatia per i propri simili e un’ abilità nel modulare i suoni emessi in base a quello che vogliono esprimere.

Ma ora lo studio di Van Dooren va ben oltre. “Ci sono ottime prove per sostenere che i corvi, oltre ad un alto numero di mammiferi,  soffrono per la perdita dei loro morti”, ha detto in un’intervista alla rivista del National Geographic. “Noi però non riusciamo a comprenderlo a causa dell’ eccezionalismo, la nozione in base alla quale crediamo che soltanto gli esseri umani possano provare dolore. Ma invece è evidente- da osservazioni di diverse specie animali in tutto il mondo- che non è così:  i corvi piangono per gli altri corvi. Si rendono conto che sono morti e ciò ha un impatto su di loro.”

ANCHE I CORVI PROVEREBBERO DOLORE PER LA MORTE DEI LORO SIMILI

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