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L’auto solare tutta italiana in mostra da domani al Museo della Scienza di Milano

Creato il 25 giugno 2015 da Alchimag

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Emilia 2 è la prima macchina elettrica a energia solare tutta italiana, in arrivo per la prima volta a Milano nell’ambito della mostra Make in Italy – The Exhibition, 50 anni di innovazione italiana. Domani, venerdì 26 giugno, alle ore 11 in anteprima per la stampa l’auto attraverserà gli spazi esterni del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, per entrare nel Padiglione Aeronavale dove resterà esposta al pubblico fino a martedì 30 giugno. Saranno presenti Filippo Sala e Francesco Cassarini di Onda Solare, Riccardo Luna – curatore di Make in Italy – The Exhibition, e Fiorenzo Galli – Direttore Generale del Museo.

Coperta di celle fotovoltaiche rivolte verso il cielo, è lunga 5 metri e larga 1,80. L’avveniristico mezzo è stato messo a punto dal team di Onda Solare, l’unica squadra italiana a partecipare alle competizioni internazionali di veicoli alimentati da energia solare: ha gareggiato nel 2011 al World Solar Challenge, la famosa corsa australiana di automobili a energia solare, 3mila chilometri da Darwin ad Adelaide.

I suoi creatori, Onda solare, sono una squadra che nasce e lavora nella Motor Valley lungo la via Emilia, fra Maranello, Bologna e Reggio Emilia. Ne fanno parte docenti, studenti e giovani ricercatori dell’Università di Bologna e del CNR, che sperimentano, progettano e realizzano l’anima elettrico-elettronica dell’auto. È profondamente coinvolto anche l’IIS (Istituto di Istruzione Superiore) Alfredo Ferrari di Maranello, che attraverso il corso Prototipi scambia esperienze, sostiene, collabora e sviluppa didattica sulla mobilità a zero emissioni. Un lungo elenco di aziende piccole e grandi collabora ai progetti di Onda Solare, sia nella progettazione di parti fondamentali dei veicoli, sia nella fornitura di materiali e componenti tecnologici.

Onda Solare si sta preparando con il nuovo prototipo Emilia 3 alle prossime sfide, il Sasol Solar Challenge in Sudafrica a fine settembre 2015 e l’Atacama Solar in Cile alla fine del 2016.

“La nostra filosofia è quella dei makers: fare, collaborare, sperimentare e condividere tecnologia”, dichiara Filippo Sala, che è anche uno “startupper” oltre ad essere coordinatore del corso Prototipi alla scuola Ferrari di Maranello e coordinatore tecnico dell’ITS Maker (Istituto superiore meccanica meccatronica motoristica e packaging) della Regione Emilia Romagna. La sua startup si chiama Voltaide e “ha l’energia come nucleo dell’attività progettuale e produttiva”.

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Alcune tappe significative nella storia dell’auto solare

Cinquantotto anni fa a Chicago veniva presentata la Sunmobile: la prima automobile alimentata a energia solare. Troppo piccola per i test di guida di chi avrebbe voluto provarla. La Sunmobile infatti, in mostra il 31 agosto 1955 al General Motors Powerama show di Chicago, misurava quaranta centimetri di lunghezza. Ma il suo fu comunque un debutto importante, con molta risonanza perché dimostrava che anche l’energia solare poteva essere il carburante delle automobili.

Negli anni Ottanta fu costruita The Quiet Achiever, automobile alimentata a energia solare con cui Hans Tholstrup e Larry Perkins nel 1983 attraversarono l’Australia, percorrendo oltre 4mila chilometri da Perth a Sydney, con cui aprirono la strada al World Solar Challenge, la più famosa corsa australiana di automobili a energia solare.

Make in Italy – The Exhibition, è un progetto di Make in Italy CDB ONLUS, che vede TIM come main partner ed Ericsson partner. In occasione dell’Esposizione Universale la mostra è realizzata a Milano in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e ospitata contemporaneamente in due location: presso lo spazio TIM in Expo 2015 e al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. La mostra celebra il genio e la creatività italiani attraverso oggetti e storie che rappresentano eccellenze a livello mondiale negli ambiti della tecnologia e del digitale: dalla Programma 101, il primo personal computer, passando per il microchip e la scheda Arduino fino alla prima macchina per il caffè espresso utilizzata nelle missioni spaziali.

La mostra, che ha avuto un’anteprima nel corso dei tre giorni della European Maker Faire di Roma dell’ottobre 2014, si presenta nell’edizione milanese in versione ulteriormente arricchita e aggiornata. In particolare all’interno dello Spazio TIM di Expo 2015, il percorso segue il filo rosso dell’elettronica e del digitale, da Olivetti ad Arduino; al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia si è dato invece più spazio alle innovazioni fuori dal digitale, come il motore common rail della Fiat, la bioplastica di Bio-On.

Alcuni oggetti sono esposti per alcuni periodi al Museo e per altri nello spazio TIM, come ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule capace di lavorare nello spazio.


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