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L’Autocensura (quello che vorresti dire e quello che invece dici)

Creato il 14 novembre 2014 da Morgatta @morgatta

venerdìcityAlcuni la chiamano diplomazia, altri arte della parola, altri ancora non la chiamano, semplicemente lo fanno senza prestarci troppa attenzione. Io, invece, da qualche tempo ci faccio sempre più caso all’ autocensura, ovvero l’arte di pensare delle cose e dire esattamente l’opposto, o comunque qualcosa di diverso. Sarà capitato a tutti di ricevere un messaggio ed aver voglia di rispondere con un “ma ti rendi di conto di cosa stai scrivendo?” o un ben più sintetico ma altrettanto efficace “puppa” ed invece essersi ritrovati a mediare l’educazione con il politically correct in una forma accettabile? Per il quieto vivere, per avere comunque un contegno, per mantenere il posto di lavoro, per non offendere il prossimo, per non intaccare relazioni, per rimanere simpatico/a: l’auto-censura si pratica a tutti i livelli, con chiunque e per molteplici motivi.Schermata 2014-09-02 a 22.32.28

Quando lavori al pubblico e ti fanno domande talmente idiote che vorresti la facoltà di non rispondere, quando i colleghi hanno uscite infelici che li vorresti mangiare, quando quello con cui sei al primo appuntamento ti fa cascare le braccia dopo 5 minuti e vorresti scappare. Tipo:

https://www.facebook.com/pages/Vita-da-Commessa/727740657257216

https://www.facebook.com/pages/Vita-da-Commessa/727740657257216

O Anche: Conosciuto on line, dopo qualche scambio di convenevoli:

Lui: Comunque ho visto le tue foto, sei carina.

Tu: (Censurata) :) grazie

Tu: (Non Censurata) Carina glielo dici a tua sorella, che scelta inappropriata degli aggettivi per un primo approccio. In compenso tu farai anche il modello ma sei un truzzo intergalattico.

O Ancora: Sei uscita una volta con uno, tutt’apposto. La volta dopo ti attacca un pippone di un’ora (un’ora vera) sulla sua ex che deve rivedere domani:

“Lui: Scusa lo sfogo, ma con te mi sono sentito libero di parlare.

Tu: (Censurata) Tranquillo, mi ha fatto piacere parlare con te. :)

Tu: (Non Censurata) Ma che palle, per chi mi hai preso, per il tuo migliore amico? Io volevo solo farmi un’altra serata di svago, le tue paranoie me le risparmiavo volentieri.

Oppure: pomiciata selvaggia (in locale pubblico) con uno che ti piace. Nel momento di levare le tende per un posto più intimo…

“Lui: Sai, io mi sono lasciato da poco, non ho voglia di niente di serio e poi tu sei una persona fantastica, non ho voglia di prenderti in giro. Andiamo a casa tua o a casa mia?

Tu: (Censurata) Non c’è nessun problema, tranquillo. Facciamo che stasera la concludiamo così.

Tu: (Non Censurata) Puppa!

massimebruttine142

Funzionale al mantenimento dei rapporti, quant’è veramente funzionale a se stessi? Forse nella misura in cui, nonostante il tentativo diplomatico, si riesce ad essere se non altro un pelo sinceri. O quando  impariamo a censurarci con talmente tanta scioltezza da sembrare naturali, ma anche in questo caso attenti alla faccia: le espressioni fregano. (La mia faccia, ad esempio, parla tantissimo…e mi frega abbestia)! ;)

massimebruttine143

E voi quanto uso fate dell’autocensura? Oggi niente radio, #LaMario è in RAI ed io in viaggio verso la Giordania. Ma le repliche delle scorse puntate le potete riascoltare qui...Buon fine settimana!!!



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