di Alessandro M.
Per esaudire le ultime volontà del nonno defunto, Eemeli Toropainen decide di costruire un tempio nel cuore più boscoso e isolato della Finlandia: non mancheranno le difficoltà burocratiche di natura governativa ed ecclesiastica, ma alla fine riuscirà nel suo intento. Una piccola comunità indipendente nascerà in quella zona, ostinandosi a non voler riconoscere alcuna autorità civile o religiosa, reintroducendo il baratto ed il pagamento in natura e procacciandosi da sé tutto il necessario per vivere. E mentre il resto dell’Europa e del mondo va a scatafascio, la piccola comunità silvestre prolifera e vive nel benessere ignara ed incurante dei problemi che affliggono il resto del mondo. Arriverà la Terza Guerra Mondiale e perfino l’Apocalisse, a distruggere il pianeta, ma sopravviveranno anche a questo senza alcun problema.
Evidentemente Paasilinna la vede male per il futuro della Terra, ma con questo romanzo traccia una possibile via di uscita, di salvezza: ritirarsi a condurre una vita più semplice, più primitiva ma sicuramente più autentica, focalizzandosi nel soddisfare i bisogni elementari dell’uomo.
Infine, ma non meno importante, il rispetto per gli animali: in questo libro sono tutti dotati di pensieri e sentimenti, al pari delle persone. E ognuno di loro possiede la sua piccola storia da raccontare.
Evidentemente Paasilinna la vede male per il futuro della Terra, ma con questo romanzo traccia una possibile via di uscita, di salvezza: ritirarsi a condurre una vita più semplice, più primitiva ma sicuramente più autentica, focalizzandosi nel soddisfare i bisogni elementari dell’uomo.
Infine, ma non meno importante, il rispetto per gli animali: in questo libro sono tutti dotati di pensieri e sentimenti, al pari delle persone. E ognuno di loro possiede la sua piccola storia da raccontare.
L’allegra apocalisse, Arto Paasilinna
(ed. Iperborea, 2010, pp. 315, ISBN 9788870911893)