L’eco dei lettori. La forma dell’acqua

Di Michela L.

Quando ho voglia di rilassarmi e di sorridere un po’ leggo una delle tante indagini del commissario Montalbano di Andrea Camilleri: risultato garantito! Per chi ancora non lo conoscesse suggerisco il primo libro della serie: La forma dell’acqua, ambientato nell’immaginaria cittadina di Vigata che dovrebbe rappresentare Porto Empedocle in Sicilia, città natale dello scrittore. Il nome del commissario Salvo Montalbano è un omaggio di Camilleri allo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, creatore di un altro detective famoso, Pepe Carvalho, che con il nostro commissario siciliano ha in comune l’amore per la buona cucina, i libri e molto altro.
In questa prima indagine Montalbano dovrà risolvere il caso dell’omicidio di un noto uomo politico che sembra costruito ad arte in modo tale da assumere una forma ben precisa, come l’acqua in un contenitore.

“Qual è la forma dell’acqua?”. “Ma l’acqua non ha forma!” dissi ridendo: “Piglia la forma che le viene data”. Prende la forma del recipiente che lo contiene.

Andrea Camilleri, è uno scrittore che riesce ad intrecciare sapientemente ed ironicamente storie e personaggi totalmente differenti, dando vita ad un perfetto libro giallo nel quale è evidente il richiamo a fatti d’attualità, come l’influenza dei clan mafiosi sui politici e il ruolo qualche volta ambiguo della stampa. Fa da cornice alle storie raccontate da Camilleri una spassosa quanto insolita squadra: l’eterna fidanzata Livia che vive in Liguria, la cameriera Adelina perfetta donna di casa siciliana che prepara dei piatti squisiti, il vice Fazio, gli agenti Gallo e Galluzzo e tanti altri che se come me troverete questa prima storia intrigante ed avvincente imparerete a conoscere e ad apprezzare leggendo tutti e diciotto i libri, fin’ora scritti sul commissario più famoso e amato d’Italia.

La forma dell’acqua, di Andrea Camilleri
(Ed. Sellerio, 1994, pp. 173, ISBN 9788838910173)

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