Magazine Società

L'ecologia e il profitto. Come ti distruggo le Marche in nome della finta ecologia

Creato il 16 agosto 2012 da Laperonza

 

blog.jpg
Diciamo che dalla sinistra ci si aspettava qualcosa di diverso, almeno come sensibilità alle questioni legate all’ambiente. Invece dobbiamo assistere allo scempio quotidiano che il governo regionale sta facendo della nostra splendida regione, che può vantare uno un ambiente tra più preziosi dell’intera penisola, con una peculiare vicinanza tra costa e montagna forse unica, imbastita di borghi magnifici e campagne dolci e accoglienti. Le Marche potrebbero fare del proprio territorio la fonte principale di ricchezza ma, invece di investire nella sua valorizzazione, promozione e, soprattutto, tutela, si applica una politica che va nella direzione diametralmente opposta, avallando e incentivando la distruzione estetica ed naturalistica dell’ambiente in nome di un ecologismo di facciata che, invece, nasconde soltanto il mero profitto.

 

Così vediamo le nostre campagne coprirsi di specchi in sostituzione delle colture, vediamo sorgere a ridosso dei nostri paesi centrali a biomasse o a biogas metifiche e pericolose per la salute, vediamo erigere sopra i nostri monti pali eolici tanto inutili quanto orrendi. Tutto questo viene spinto da una politica regionale e locale che si nasconde dietro una finta sensibilità ecologica per ottenere profitto senza considerare il danno ambientale e alla salute dei cittadini. Eppure la strada c’è, è stata tracciata in altre regioni come la Toscana dove non si vede uno specchio nei campi ma ce ne sono in abbondanza sui tetti dei capannoni industriali e sugli edifici civili di nuova costruzione. Le centrali ad alimentazione biologica hanno un senso se pensate per rendere autonoma una stalla preesistente o una discarica, non quando vengono create ad hoc e alimentate con combustibile non prodotto sul posto o prodotto appositamente per la centrale.

 

La produzione di energia con fonti alternative è ecologica soltanto quando è volta a creare energia ad impatto ambientale basso se non nullo. Non ha senso riempire la campagna di pannelli solari o ammorbare aree abitate coi fumi e i batteri delle centrali biologiche. Ancora una volta l’Italia si distingue per la sua scarsa coscienza civile e dimostra la propria inclinazione al profitto senza scrupoli utilizzando male e dannosamente ciò che è nato a fin di bene. E la cosa più grave è la mancanza di indignazione da parte dei cittadini che subiscono quando non plaudono perché disinformati o, semplicemente, indifferenti.

 

Luca Craia

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :