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L’economia non cresce lavorando di più

Creato il 06 settembre 2011 da Danemblog @danemblog
Non è che siamo stalker, fissati con certi personaggi, ma se li vedete spesso citati, è perché siamo più o meno in sintonia con quello che pensano e vedono.  Premessa necessaria, per inquadrare che quello di cui stiamo parlando è stato detto da Fareed Zakaria. Sì, il super consulente di Obama...

L’economia non cresce lavorando di più

il sito di Zakaria

Esperto nelle relazioni internazionali e nelle questioni di politica economica, ha proprio in questi giorni, sfatato un mito che ha aggrovigliato le menti dei padroni e dei lavoratori - diciamo così, oggi, in onore della Camusso - in questi mesi estivi.Ha scritto un articolo per la CNN, intitolato "Hey America: prenditi una vacanza".  La tesi che sostiene è che andare in vacanza non comporta un danno all'economia del paese, e quindi fare vacanze brevi per lavorare di più, non garantisce alcuna crescita economica per il paese. C'è da dire che ce n'eravamo accorti: vedi risultati della Manovra...nonostante i nostri politici si siano spaccati la schiena e abbiano rinunciato al relax estivo, non è che la nostra situazione sia granché migliorata... Basta con le chiacchiere, conta di più quello che dice Zakaria. Confrontando il numero dei giorni di ferie dei lavoratori statunitensi con quelli europei e di altri paesi in via di sviluppo, viene fuori che l'Italia è il paese con più alto numero di ferie retribuite. Alla faccia dei sindacati che si lamentano sempre: adesso qualsiasi datore di lavoro, può sbottare liberamente, dando del "pecoroni oziosi" ai propri dipendenti. Anzi no, fatelo sottovoce, tra voi, perché sennò la Camusso...Sono 42 i giorni all’anno, seguiti dalla Francia con 37 giorni, dalla Germania con 35, dal Brasile con 34, dal Regno Unito con 28, dal Canada con 26 e infine dalla Corea del Sud e dal Giappone con 25. Gli Stati Uniti sono gli ultimi della lista con soltanto 13 giorni di ferie retribuite all’anno. E' opinione comune, che proprio questa bassa quantità di pause, rende prolifica l'economia americana.
La risposta che danno tutti è che è proprio questa attitudine verso il lavoro ciò che rende l’economia americana l’invidia del mondo. L’America ha un sistema frenetico che costruisce, distrugge e ricostruisce, tutto ad altissima velocità. Ha inventato la rivoluzione informatica, la Silicon Valley, gli hedge fund, la biotecnologia, la nanotecnologia e così via. E non c’è tempo per ciondolare in spiaggia!
Ma questo legame, in realtà spiega Zakaria, non è così evidente anzi, conclude l'articolo dicendo che:
Se temete che lavorando meno l’America resti indietro, non preoccupatevi. Storicamente la crescita dell’America è stata incentivata dagli investimenti, dall’istruzione, dalla produttività, dall’innovazione e dall’immigrazione. L’unica cosa che non sembra aver niente a che fare con l’ultima fase di crescita economica è un orario di lavoro brutale. Dopo tutto lavoravamo tanto anche negli anni Settanta.
Insomma: è una questione di qualità, che quasi mai c'entra con la quantità.
Avviso a tutti gli oziosi: poco e male, non fanno rima...
Relax...and take it easy!
P.S. per esperienza diretta, non trovo gli Stati Uniti estremamente efficienti. (ndEm)
(permalink)

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