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L'editoriale del lunedi'

Creato il 31 agosto 2015 da Bernardrieux @pierrebarilli1

L'EDITORIALE DEL LUNEDI'
Chi mi conosce lo sa: da sempre ritengo che, non solo in politica ma soprattutto in politica, il dialogo e il confronto di opinioni diverse sia assolutamente necessario. Con questa premessa ritengo utile riflettere su questo strano comportamento che vede così spesso in Consiglio comunale il Sindaco e la sua maggioranza sempre pronti a cogliere nelle minoranze gli elementi di differenza e di discordanza, spesso assolutamente pretestuosi.
Già, chissà mai perché?

La verita, diceva Nietzsche, e' che la verita' cambia. Guardiamoci intorno. Siamo governati da tecnici ai quali i politici hanno affidato il compito di cavare le castagne dal fuoco, e questo in una situazione dove i partiti, o almeno quello che rimane dei partiti, confondono i loro interessi di bottega con la politica.
Da questo deriva quel clima da guerra fredda, soprattutto in Consiglio comunale. Insomma, visto lo stato dell'arte, un poco come i capponi di Renzo di manzoniana memoria.
Questo, oggi, il contesto. Per questo ritengo utile riflettere su questo strano comportamento che vede il Sindaco e la sua maggioranza sempre pronti a cogliere gli elementi di differenza e di discordanza, piuttosto che valorizzare le cose che uniscono accettando anche le diversità dell'altro.
Invece, chissà mai perché, prevale la tendenza ai vari "distinguo", spesso assolutamente pretestuosi.
Già, chissà mai perché? Forse perché semplicemente; la sinistra fidentina, come ho avuto già modo di dire, colpita dal morbo della supponenza, crede di incarnare una superiorità morale che giustifica il disprezzo antropologico per chi osa mettersi contro.
Un tempo la credenza su una propria superiorità si incardinava sulla pretesa marxista di possedere la chiave per comprendere e realizzare le leggi della Storia... e sappiamo come è finita. Oggi, svanito il marxismo abbiamo il "tassismo" dell'etico-pacifista-pidiessino Gallicani la cui pretesa di superiorità si è trasferita nell'additare al pubblico disprezzo l'altro da se.
Speriamo che questa grottesca rappresentazione, che ha reso la sinistra detestata e permanentemente invisa a due terzi dei fidentini, abbia fine al più presto.
Comunque, forse perché è più facile distruggere che costruire; forse perché ci si appiattisce sul presente; forse perché si ascoltano cattivi maestri che in realtà perseguono un diverso disegno politico e tutto fa brodo per delegittimare, logorare l'esistente; forse perché per qualcuno oggi fare politica non significa realizzare qualcosa, ma fare in modo che gli altri non realizzino niente, quando magari si tratta semplicemente di focalizzare il problema e affrontarlo con gli strumenti adeguati.
Invece no. Paradossalmente ci si affida a verità di comodo che servono solo a nascondere obiettivi e interessi non declinabili.
Potrei continuare, ma chi vuol capire ha già capito.
Mi fermo qui.
(cp)
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