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L’ Editrice La Scuola alla Fiera del Libro di Francoforte

Creato il 07 ottobre 2014 da Yellowflate @yellowflate

download (3)Oltre ai consueti titoli di pedagogia, tutte le novità della collana Orso Blu e di Saggistica

   Anche quest’anno  l’Editrice La Scuola di Brescia sarà presente alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte con la sua più recente produzione di varia di cultura. Tra le novità da segnalare innanzitutto quelle legate all’attualità e a titoli di carattere geopolitico -di respiro internazionale -quali “Ucraina. Insorgere per la democrazia” di Simone Bellezza, Gerusalemme capitale dell’umanità libro-intervista di Nicola Scopelliti al patriarca di Gerusalemme Fouad Twal,  Bibbia e Corano a Lampedusa“, volume curato da Arnoldo Mosca Mondadori che segue la rotta dei migranti del Mare Nostrum sulle tracce dei testi sacri rinvenuti dopo i naufragi sulle coste della “porta d’Europa”. 

A seguire un libro rivelatosi un caso editoriale , cioè  la nuova edizione di Benjamin Murmelstein Terezin, il ghetto modello di Eichmann con una lunga testimonianza del figlio Wolf.  I tioli appena citata appartengono alla collana “Orso Blu”, nella quale meritano rilievo anche il libro di Papa FrancescoLa mia scuola curato da Fulvio de Giorgi , con i testi più significativi del pontefice  sull’educazione e la scuola, ma anche le opportunità e le responsabilità del tempo presente, oppure il volume del cardinale Gianfranco Ravasi  “Di generazione in generazione”; infine una sorta di libro-testamento di Pietro Barcellona curato da Giuseppe Mari, cioè  La sfida della modernità”, e Filosofia della famiglia di Giuseppe Riconda, un’opera che, indagata la costruzione dell’istituto familiare nella modernità, ne legge l’attuale crisi per motivi sociali e culturali.

Alla Buchmesse l’Editrice La Scuola porterà anche le novità della saggistica filosofica, pedagogica,  e opere di carattere interdisciplinare come  La Chiesa e il problema della pena” di Luciano Eusebi,  un’indagine sui concetti di punizione, colpa, redenzione, perdono,  in una prospettiva che mette in dialogo diritto, religione e teologia . Moltissime le novità di carattere filosofico. Oltre ad accurate edizioni di classici (da Platone a Popper) si va da Leggere Kant di Renato Pettoello, invito a una lettura critica e attiva del filosofo avvicinato attraverso le sue opere principali, senza negare la problematicità e la complessità del suo pensiero, alle pagine di “Antropologia politica degli italiani di Salvatore Natoli, oppure al non ancora stampato e già opzionato “Cento anni di filosofia” di Dario Antiseri e Giovanni Reale. Altro titolo interessante:  Non si può insegnare tutto di Luisa Muraro , curato da Riccardo Fanciullacci, ovvero pensieri e racconti di vita di una delle maggiori filosofe italiane e, sullo sfondo,  la storia del secondo Novecento insieme a tanti discorsi chiusi troppo in fretta, tra cui quello sul rapporto tra la ricerca femminile (e maschile) della libertà e della felicità e la possibilità di usare ancora la parola “Dio”. Alcuni volumi presentano testi inediti di autori celebri: da Paul Ricoeur , “Il paradosso dell’educatore a cura di Luigi Alici (su lavoro e parola, sessualità e matrimonio, formazione e università: tutta l’attualità pedagogica del filosofo francese)  a Khalil Gibran,  curato da uno più apprezzati gibranisti italiani, Francesco Medici, che ha raccolto pagine straordinarie sotto il titolo Il profeta e il bambino”. L’attenzione del catalogo dell’Editrice al dibattito sulle neuroscienze è invece testimoniata almeno da due saggi: il primo di  PierCesare Rivoltella“La previsione. Neuroscienze, apprendimento, didattica”, il secondo di Andrea Lavazza La filosofia della mente, che arriverà a Francoforte in bozze.

Non mancheranno infine i manuali più importanti  rivolti alle università:  ad esempio per la pedagogia  quello di Giuseppe Mari Giuseppe , Giuliano Minichiello , Carla Xodo “Pedagogia generale”; oppure  la sociologia  quello di Piepaolo Donati “Sociologia relazionale”. Infine tutte le proposte che riguardano le “etiche”:  da Etica del cinema di Dario Viganò a Etica delle nuove tecnologie” di Adriano Fabris, sino al recentissimo Est-etica di Giuseppe Tognon, saggio originale, che davanti alle molte morali astratte e alle troppe istruzioni per la felicità spiega come il valore simbolico del fondamento dell’educare, della procreazione e della generatività ci consente invece di restituire dignità al sentimento dell’esperienza e alla sensibilità: “est-etica dell’educare” che  è assenso al creato e alla vita e resiste a tutte le pretese di fissare una forma perfetta di umanità e un unico modello di educazione.

 


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