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L'educazione siberiana del grande Gatsby, che è quello che ti meriti

Creato il 30 marzo 2010 da Emsi
L'inverno del nostro scontento, oltre al mal di schiena, ha visto come leit motiv una certa pigrizia nella lettura ... sarà la cataratta o un improvviso crollo di diottrie ?!?Mah, fatto sta che sotto capodanno iniziai "Quello che ti meriti" di Anne Holt.

E mi stava anche piacendo, però procedevo con lentezza disarmante, interrompendo per lunghi periodi. Tant'è che nel frattempo avevo preso in mano "Il grande Gatsby" da sempre e da tutti definito come il capolavoro delle letteratura moderna americana.Sta ancora là, vivacchia col segnalibro a metà viaggio, senza avermi dato - per ora, 'chè non mi do per vinto - grandi emozioni. L'educazione siberiana del grande Gatsby, che è quello che ti meriti
Nel mentre finivo il noir scandinavo – alla fine gradevole, con personaggi interessanti e la scoperta di un mondo, quello dell’estremo nord e del suo welfare, spesso visto con stereotipi che non vanno ad incidere una conoscenza superficiale, mentre scavando a fondo anche lì si scoprono anime nere e coni d’ombra inquietanti – ho affrontato “L’educazione siberiana”, di Nicolai Lilin

Bello.
M’ha preso subito e m’è piaciuto.
Duro, reale.
Ho letto che è stato paragonato da alcuni a Gomorra, ma secondo me non c’entra nulla.
Gomorra è una denuncia verso un mondo criminale che sta affondando una nazione, sta distruggendo generazioni intere
Questo è il diario di memorie e di crescita di un ragazzo siberiano, discendente dagli urka, in un mondo che ora non esiste più.
Lui non da giudizi: non si può giudicare la propria vita, le proprie scelte.
Lui racconta, tramanda storie, episodi, eventi, che a lui furono narrati dai suoi vecchi o che ha vissuto in prima persona.
E tutto ciò si percepisce tra le pagine, anche e soprattutto tra le più dure, quelle del carcere minorile.
Non rinnega nulla ci ciò che ha detto o fatto, anzi; ne va giustamente orgoglioso, perché gli occhi disincantati che hanno visto violenze d’ogni tipo, soprusi e vendette sono gli osservatori migliori per giudicare la deriva morale, economica e sociale della Russia odierna, devastata dalle mafie e dai traffici illegali d’ogni tipo.
emsi

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