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Morgan Palmas in una approfondita introduzione ha messo in evidenza i vantaggi dell’energia dal vento e sottolineato come, a livello internazionale, tale fonte energetica sia sempre più sfruttata . In particolare ha ricordato come i paesi nord-europei (la Danimarca in primis, seguita a ruota da Spagna, Inghilterra, Germania), l’America del Nord (California, West Texas in pole) e la Cina siano in gara aperta in termini di numero di installazioni onshore (sulla terra ferma) e offshore (installi sul mare).
E che cosa dire a proposito dell’Italia? L’Italia, già conosciuta come la nazione del sole, ha una notevole potenzialità eolica soprattutto nel sud del paese ma è l’unico paese del mondo in cui l’eolico è apertamente contrastato da alcuni gruppi ambientalisti (in termini di perturbazione del paesaggio) e le cui politiche di incentivazione degli ultimi anni abbiano portato a molte inchieste giudiziarie per casi di corruzione e frode (vedi caso P3).
In seconda battuta è intervenuto Giuseppe Tavella, fra i pochi nel Veneto ad aver installato un generatore microeolico sul tetto della propria casa, portando l’attenzione su aspetti più tecnici e lanciando al contempo alcuni interessanti spunti di riflessione (es. sono il profitto e la competizione il miglior modo per incentivare e pilotare il futuro della green economy?). Per quanto riguarda la parte tecnica, Tavella ha cercato di chiarire aspetti come la produzione effettiva delle turbine, i criteri di scelta e di premonitoraggio delle aree interessanti per future installazioni e ha citato alcuni esempi di criticità che si riscontrano in molte parti del mondo per quanto riguarda la distanza fra le centrali eoliche onshore e le città che utilizzano l’energia prodotta. Anche in questo caso è stata citata la Smart Grid (o rete elettrica intelligente) quale infrastruttura fondamentale per il futuro delle rinnovabili.
Una fra le cose più interessanti di tutta la conferenza è stata scoprire come in alcuni casi l’energia prodotta delle turbine eoliche possa andare semplicemente perduta a causa di surplus di rete, logiche legate al prezzo dell’energia in un dato momento e altri fattori puramente economici. Tutti questi aspetti hanno come conseguenza negativa il più nefasto scenario per una tecnologia che utilizza fonti rinnovabili: non servire a nulla in termini di riduzione dei gas climalteranti in quanto se ad ogni kWh prodotto con l’eolico non ne consegue una riduzione di un kWh prodotto bruciando carbone, petrolio, rifiuti o gas allora non solo è tutto inutile ma abbiamo sprecato ingiustamente una bellissima tecnologia come quella eolica.
Ultima chicca: le possibilità offerte dal microeolico. Seguendo questo incontro ho scoperto come in Inghilterra il conto energia inglese preveda la contabilizzazione e quindi l’incentivo anche per l’energia prodotta da piccole turbine eoliche installate sulla propria proprietà. È possibile qui in Italia? Sembrerebbe proprio di no per adesso. Questo non impedisce, chiunque abbia comunque buon vento a disposizione, di installare delle piccole turbine da 500 W, 1 kW o più e prodursi tanta energia pulita e gratuita da utilizzare direttamente per alimentare scaldabagni elettrici, luci e pompe per irrigazione esterne, e in alcuni casi, intere stanze della propria casa, un po’ come ha fatto Tavella presso la sua abitazione.
Per chi desidera l’intero video dell’evento in DVD scriva a [email protected]
Le Notti di Sul Romanzo continuano, appuntamento venerdì 4 febbraio 2011 con il Risparmio Energetico, sempre presso la libreria Edison di Vicenza, Corso Palladio 36. Ingresso libero.
Maggiori informazioni su:
HowToBeGreen: www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=276
Sul Romanzo: www.sulromanzo.it/2010/10/le-notti-di-sul-romanzo.html
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