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L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi

Creato il 08 luglio 2013 da Surfingplanet @surfingplanet

Alle 8 della mat­tina del giorno 26 dicem­bre del 2006, men­tre la città di Banda Aceh si stava sveg­liando, la terra iniziò a tremare e per quasi 10 minuti non si fermò. Il sec­ondo ter­re­moto più forte mai reg­is­trato coin­volse la costa ovest di Suma­tra e dis­trusse buona parte della città di Banda Aceh. Il peg­gio stava ancora per venire per­ché solo un’ora dopo il ter­re­moto ci furono vari tsunami nella mag­gior parte dei paesi nella costa dell’oceano Indi­ano. A Banda Aceh l’acqua arrivò fino a 9 km dalla costa e solo in questa parte morirono più di 60 mila per­sone (quasi un quarto della popo­lazione della città).

Ricor­dando questo avven­i­mento e le immag­ini di questa trage­dia, arrivare in questa città fa un certo effetto. Per for­tuna gli effetti della trage­dia si vedono appena nell’aspetto della città; la parte costiera che venne dis­trutta è stata ricostru­ita con il lavoro delle per­sone locali e l’aiuto di quasi tutti i paesi del mondo.

Con un becak fummo a vis­itare i punti della città dove si ricorda il tsunami. L’oggetto più emblem­atico è una barca da pesca di 20 metri che arrivò fino al tetto di una casa, non c’è bisogno d’altro per potere immag­inare la forza delle onde.

L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi
In un altro luogo ci sono due barche nella terra che si trovano in mezzo a case ricostru­ite e si può vedere anche una nave che il tsunami trascinò a 5 km dal porto verso l’interno.

L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi
L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi
Ter­mi­nammo la visita con il museo del Tsunami che è stato inau­gu­rato da poco, l’esposizione di foto, i mod­el­lini ed il video ti las­ciano ammu­tolito. La mag­gior parte delle immag­ini le ave­vamo già viste nei mezzi di comu­ni­cazione, ma ved­erle qui su uno schermo gigante ed in mezzo alle per­sone locali, delle quali molte hanno perso amici e famil­iari, ti fa venire la pelle d’oca.

Usciti dal museo ci siamo seduti nel parco vicino, dove ci sono scul­ture di ringrazi­a­mento a tutti i paesi che hanno aiu­tato ed un mon­u­mento di ringrazi­a­mento al mondo.

L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi

Uscimmo da uno stato mal­in­con­ico gra­zie ad una bam­bina che gio­cava nel parco e ci guar­dava per atti­rare la nos­tra atten­zione. Le facemmo una foto con il museo del Tsunami come sfondo; per noi questa foto rap­p­re­senta la vit­to­ria delle per­sone locali sulla grande trage­dia che li colpì.

L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi

Per ultimo visi­ta­mmo la moschea della città che mira­colosa­mente rimase inte­gra. Non las­cia­rono entrare Rachele nem­meno nel gia­rdino. Suma­tra è la regione musul­mana più con­ser­va­trice di tutta Indonesia.

L’eredità della peggiore catastrofe naturale dei nostri tempi

Rien­tri­amo a Kuala Lumpur, ultima fer­mata prima del nos­tro rien­tro a casa.

PS: Il giorno dopo aver las­ci­ato Banda Aceh ci fu un altro ter­re­moto forza 6,1 a 50 km al sud della città. A Banda Aceh non ci sono stati danni gravi, solo tanta paura. Nella città dell’epicentro però molte case furono dis­trutte e morirono piú di 20 per­sone. Per for­tuna lo abbi­amo evi­tato per­ché ci avrebbe fatto moltissima paura viverlo.


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