Magazine Diario personale

L’errore del polpo

Da Halfblood @halfblood

 

a cura di Donna Sophia

a cura di Donna Sophia

Ah, il Natale!

Non esiste periodo dell’anno più bello, vero? Le grandi riunioni di famiglia, pranzi e  cene che si susseguono implacabili per ore interminabili, i regali riciclati dall’anno precedente, orde di bambini intenti a vandalizzare casa e addobbi natalizi… Ah, il Natale! È pura magia… per una settimana!

Poi, tutto ad un tratto ti risvegli circondato da peluche che ti danno l’allergia, tua madre che spalanca le finestre di casa alle 7 del mattino per “far cambiare l’aria” e l’intero repertorio di Peppa Pig che ti risuona in testa… e allora ti domandi quanti giorni manchino ancora al rientro a lavoro…

Al di là di questi pensieri da “milanese imbruttita”, il Natale e ancor più Capodanno rappresentano  per tutti un momento di bilanci, in cui ciascuno passa in rassegna fallimenti e successi dell’anno appena trascorso cercando di tirar fuori qualcosa di buono anche dagli errori più imperdonabili.

Experience is the name everyone gives to their mistakes“, diceva Oscar Wilde. E dice anche una calamita sul frigo di casa di mia madre, che mi ricorda il buon proposito di ogni Capodanno: “l’anno prossimo, me ne vado a Cuba! Altro che capitone fritto e ‘nzalata e’ rinforz‘!”

Ma come si dice a Napoliinsalata di polpo e nei paesi anglosassoni, O Purp’ se coce dint’ all’acqua soje! In altre parole: You’ve got to stew in your own juices! Due modi di dire così simili e così fortemente legati a pietanze tipiche della tradizione natalizia dei due paesi: l’insalata di polpo per i napoletani e lo spezzatino di manzo per gli inglesi. Mare vs terra e chilometri di cultura di distanza eppure la procedura è grosso modo la stessa: lasciarli cuocere nel proprio brodo…

Almeno per me, la saggezza popolare si applica alla perfezione. Non c’è nessun consiglio o esperienza di vita che possa tenermi lontana dagli errori se non caderci in pieno per poi imparare la lezione sulla mia pelle.

Con questo breve sermone di fine anno, auguro a tutti voi un felice 2014 di successi ed emozioni… e qualche errore di cui sorridere l’anno prossimo!


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