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L'esortazione ai poeti di Lawrence Ferlinghetti

Creato il 04 aprile 2011 da Valed @valentinadoati
Manifesto populista Per i poeti, con amore
Poeti, uscite dai vostri studi,aprite le vostre finestre, aprite le vostre porte siete stati ritirati troppo a lungo nei vostri mondi chiusi. Scendete, scendetedalle vostre Russian Hills e dalle vostre Telegraph Hills dalle vostre Beacon Hills e dalle vostre Chapel Hills dalle vostre Brooklyn Heights e dai Montparnasse, giù dalle vostre basse colline e dalle montagne, fuori dai vostri tepees e dalle domes. Gli alberi stanno cadendo ancora e non andremo più nei boschi. Non è il momento ora di sedersi tra loro quando l’uomo incendia la propria casa per arrostire il maiale.Non si canta più Hare Krishna mentre Roma brucia. San Francisco sta bruciandola Mosca di Mayakovsky sta bruciando i combustibili fossili della vita. La Notte & il Cavallo si avvicinano mangiando luce, calore & potere e le nuvole hanno i calzoni.Non è il momento ora di nascondersi per l’artista sopra, oltre, dietro le scene, indifferente, tagliandosi le unghie, purificandosi fuori dall’esistenza.Non è il momento ora per i nostri piccoli giochi letterari, non è il momento ora per le nostre paranoie & ipocondrie, non è il momento ora per la paura & il disgusto, è il momento solo per la luce & l’amore.Abbiamo visto le migliori menti della nostra generazione distrutte dalla noia ai readings di poesia. La poesia non è una società segreta, né un tempio.Le parole & i canti segreti non servono più. L’ora di emettere l’OM è passata,viene il momento di cantare un lamento funebre,un momento per cantare un lamento funebre & per gioire sulla fine in arrivodella civiltà industrialeche è nociva per la terra & per l’Uomo. Il momento ora di esporsi nella completa posizione del loto con gli occhi completamente aperti,il momento ora di,aprire le vostre bocche con un nuovo discorso aperto,il momento ora di comunicare con tutti gli esseri coscienti, tutti voi « Poeti delle Città »appesi nei musei, includendo me stesso, tutti voi poeti del poeta che scrive la poesia sulla poesiatutti voi poeti di poesia da workshopnel cuore–giungla d’America, tutti voi addomesticati Ezra Pound, ùtutti voi poeti pazzi, sballati, da collage,tutti voi poeti di Poesia Concrete pre–compressa, tutti voi poeti da cunniligio,tutti voi poeti da gabinetto a pagamento che vi lamentate con graffiti,tutti voi ritmatori da metropolitana che non ritmate mai sulle betulle,tutti voi padroni della segheria haiku nella Siberia d’America,tutti voi non realisti senza occhi,tutti voi supersurrealisti autonascosti, tutti voi visionari da camera da letto, ed agitprop da gabinetto, tutti voi poeti alla Groucho Marxista e Compagni di ozio di classe che restano inattivi tutto il giornoe che parlano del lavoro di classe del proletariato, tutti voi anarchici Cattolici della poesia,tutti voi Neri Montanari della poesia,tutti voi Brahamini di Boston e bucolici di Bolinas, tutte voi baby–sitters della poesia, tutti voi fratelli zen della poesia, tutti voi amanti suicidi della poesia, tutti voi grassi professori della poesia, tutti voi critici di poesiache bevete il sangue dei poeti, tutti voi Poliziotti della Poesia –Dove sono i figli selvaggi di Whitman, dov’è la grande voce che parla ad alta voce con un senso di dolcezza & di sublimità, dov’è la nuova grande visione, la grande visione del mondo, l’elevata canzone profetica dell’immensa terrae tutto ciò che canta in essae il nostro rapporto con essa – Poeti, scendetenelle strade del mondo ancora una volta e aprite le menti & gli occhi con la vecchia delizia visuale, schiarite la gola e parlate più forte, la poesia è ,morta, lunga vita alla poesia con occhi terribili e forza di bufalo. Non aspettate la rivoluzione o succederà senza di voi.Smettete di mormorare e parlate ad alta voce con una nuova poesia completamente apertacon una nuova comune-sensuale « comprensione–pubblica » con altri livelli soggettiviod altri livelli sovversivi,un diapason nell’orecchio interno per colpire sotto la superfice.Del vostro dolce lo che ancora cantate ancora esprimete « la parola en-masse » – Poesia il veicolo comune per il trasporto del pubblico verso luoghi più altidi altre ruote che possano portarla. Poesia che ancora cade dai cieli dentro le nostre strade ancora aperte.Loro non hanno ancora innalzato barricate,le strade animate ancora con visi,uomini & donne attraenti camminano ancora qui, dovunque ancora attraenti creature, negli occhi di tutti il segreto di tutti qui ancora sepolto,i selvaggi figli di Whitman qui ancora dormono, si svegliano e camminano nell’aria aperta.Lawrence Ferlinghetti
Questa poesia fa parte dello spettacolo - reading poetico di Giulio Casale intitolato The beat goes on

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