Magazine Cultura

L’esperienza della memoria

Creato il 06 settembre 2013 da Sulromanzo
Autore: La RedazioneVen, 06/09/2013 - 10:30

Memoria

  Domanda: Lei dice che la memoria è esperienza incompleta. Ho un ricordo e un'impressione vivida dei suoi discorsi precedenti. In che senso questa è un'esperienza incompleta? Per favore, ce lo spieghi nei particolari.   Krishnamurti: Cosa intendiamo per memoria? Andate a scuola, e vi riempite di fatti, di conoscenza tecnica. Se siete ingegneri, usate il ricordo della conoscenza tecnica per costruire un ponte. Questa è la memoria fattuale. C'è anche la memoria psicologica. Voi mi avete detto qualcosa di piacevole o spiacevole, e io me ne ricordo; e la prossima volta che vi vedrò, vi incontrerò con quel ricordo, il ricordo di ciò che avete detto o che non avete detto. Quindi ci sono due aspetti della memoria: l’aspetto fattuale e quello psicologico. Essi sono sempre correlati, e perciò non chiaramente distinti. Sappiamo che la memoria fattuale è indispensabile come mezzo di sostentamento. Ma la memoria psicologica è anch'essa indispensabile? E qual è il fattore che conserva la memoria psicologica? Che cosa fa sì che ci si ricordi l’insulto o la lode? Perché si serbano alcuni ricordi e se ne scartano altri? Ovviamente, si conservano i ricordi piacevoli e si evitano quelli spiacevoli. Se osservate attentamente, vedrete che i ricordi dolorosi vengono messi da parte più rapidamente di quelli gradevoli. E la mente è ricordo, a qualsiasi livello, con qualunque nome la chiamiate; la mente è il prodotto del passato, è fondata sul passato, che è ricordo, uno stato condizionato.  

[I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria: EditorialiWeb ed Eventi.

Seguiteci su FacebookTwitterGoogle+Issuu e Pinterest]

  Ora, con quel ricordo andiamo incontro alla vita, affrontiamo una nuova sfida. La sfida è sempre nuova, e la nostra reazione è sempre vecchia, perché è il risultato del passato. Così fare un'esperienza priva di ricordi è una situazione di un certo tipo, e fare un'esperienza accompagnata dai ricordi è una situazione di un altro tipo. Vale a dire, c'è una sfida, che è sempre nuova. La affronto con la reazione, con la condizione del vecchio. Che succede allora? Assimilo il nuovo senza capirlo, e l'esperienza del nuovo è condizionata dal passato. Pertanto c'è una comprensione parziale del nuovo, non c'è mai una comprensione completa. Solo quando c'è completa comprensione di qualcosa questo non lascia la cicatrice del ricordo.Quando c'è una sfida, che è sempre nuova, voi la affrontate con la reazione del vecchio. La vecchia reazione condiziona la nuova e quindi la deforma, le fornisce un pregiudizio. Di conseguenza non c'è una comprensione completa del nuovo; perciò il nuovo è assorbito nel vecchio, e così lo rafforza. Può sembrare astratto, ma non è difficile da capire se lo esaminate a fondo e un po’ più attentamente. 


[tratto da Sulla verità di Jiddu Krishnamurti, Astrolabio]

Media: Scegli un punteggio12345 Il tuo voto: Nessuno Media: 5 (2 voti)

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :