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L'Espressionismo astratto: dall'Impressionismo a Jackson Pollock (un articolo di Carla Citarella)

Creato il 27 dicembre 2011 da Paopasc @questdecisione

L'Espressionismo astratto: dall'Impressionismo a Jackson Pollock (un articolo di Carla Citarella)

Paul Cezanne

Carla scrive in maniera centellinata ma da vera esperta. In questo articolo che condivido L'Espressionismo astratto, e che vi invito a leggere sul suo blog, prende in esame l'Espressionismo astratto. Anche se l'origine dell'astrattismo, ci ricorda Carla,  è fatto coincidere con il Primo acquerello astratto di Kandinskij nel 1910, se ne colgono i segnali premonitori già nell'Impressionismo.
Una pittura astratta definita anche con l’espressione arte non figurativa, è un gioco armonico di forme e colori disposti secondo la sensibilità del pittore che non ha nessun rapporto con la realtà percepita. L’arte astratta nasce da una progressiva trasformazione del dato reale, avviata già dall’Impressionismo e dal Postimpressionismo.Si alimenta delle ricerche espressioniste, iniziate da Cézanne che rafforzò i suoi dipinti con forme geometriche essenziali, le quali a loro volta ispirarono i Cubisti. 
 L'arte cubista influì su un gruppo di artisti tedeschi, il più importante fra loro fu  VasiliKandinskij, di origine russa.

L'Espressionismo astratto: dall'Impressionismo a Jackson Pollock (un articolo di Carla Citarella)

Vasili Kandinskij

 L’origine della pittura astratta, è fissata al 1910, data del Primo acquerello astratto di Kandinskij. Questo acquerello apre il ciclo storico dell’arte non figurativa, e lo condurrà gradatamente alla pittura astratta, sviluppando un nuovo linguaggio sulla forma e il colore, astratto come quello musicale.
 Kandinskij sembra rifarsi al primo stadio del grafismo infantile, alla fase che gli psicologi chiamano degli scarabocchi; evidentemente è attratto dalle qualità di immediatezza e di spontaneità dell’arte infantile: “Il bambino", scrive, guarda ogni cosa con occhio non assuefatto, e ha ancora integra la facoltà di percepire la cosa come tale. Nel disegno infatti il bambino traduce la sua esperienza del mondo: deforma le proporzioni, abolisce la prospettiva, cancella cioè l’esteriorità delle cose, per effetto  del minor grado di consapevolezza della realtà che egli ha rispetto all’adulto”, così da poter rappresentare l’impressione o quello che Kandinskij chiama il suono interiore che la realtà ha suscitato in lui. Poiché le sensazioni nascono nell’intimo dell’uomo, la pittura espressionista cerca la restituzione di tali sensazioni in modo diretto, e mira all’essenzialità e alla intensità del gesto, al di là delle convenzioni accademiche.
...continua a leggere su Atelier delle Attività Espressive 
Carla svolge con cognizione lo sviluppo delle varie correnti pittoriche, le colloca nel loro contesto sociale, e ne individua i legami e le continuità, svelandoci come la corrente artistica che dà origine al titolo sia la confluenza di altre due: Astrattismo e surrealismo. Imponente, tra l'altro, l'apparato iconografico. 
 

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