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L’estasi di Santa Teresa a Roma

Creato il 17 ottobre 2011 da Witzbalinka

Uno dei tratti più distintivi di Roma è l’infinita quantità di aneddoti, storie, leggende, tradizioni e riti relazionati tanto con le sue strade come con buona parte delle opere d’arte che formano il suo ineguagliabile patrimonio culturale. Che il patrimonio artistico romano sia senza paragone in tutto il mondo lo dimostra il fatto che, anche se in questa città si possono trovare alcuni dei musei più importanti del mondo intero, non è necessario visitarne alcuno per acquisire un’educazione estetica di primo ordine e una conoscenza di prima mano di alcuni dei momenti caratteristici della storia dell’arte occidentale. Si può, ad esempio, organizzare diversi viaggi, senza entrare in un solo museo, per rintracciare le opere di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), una delle figure più colossali e rappresentative del Barocco.

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Definire la chiesa di Santa Maria della Vittoria http://www.carmelitaniroma.it/Conventi%20Provincia%20Romana/Roma%20-%20S.%20Maria%20della%20Vittoria.aspx come una tappa secondaria in questo viaggio immaginario alla ricerca del Bernini, è cosa difficile. Oltre a trattarsi di una chiesa bella e incantevole, una delle prime in stile barocco, nel cui lussuoso e raccolto interno costituito da una sola navata sono appesi gli stendardi turchi catturati nell’assedio di Vienna del 1683, possiede un particolare elemento attrativo, perchè è in una delle sue cappelle, la cappella Cornaro, che si trova uno dei più grandi tesori di Roma e dell’arte europea di tutti i tempi: la strabiliante scultura del Bernini – che progettò anche il resto della cappella e la sua affascinante combinazione di marmo, pittura e stucco, con un acuto sentimento drammatico, in linea con la teatralità del Barocco, per farne lo scenario perfetto alla sua opera – conosciuta con il nome di “Estasi di Santa Teresa”.

Nella panoplia di storie, tradizioni e leggende non scritte associate alla città, delle quali si faceva menzione poco prima, ce n’è una che riguarda questa cappella in particolare, che si narra fosse un luogo dove coppie di amanti in fuga disperata, la cui relazione incontrasse ostacoli insormontabili, di tipo sociale, familiare o per altre circonstanze, si riunissero per officiare un matrimonio segreto e clandestino, e come unico officiante della cerimonia il dardo del dio dell’amore, Eros travestito da angelo. Perchè è proprio l’angelo che nel complesso scultorico trafigge con una freccia d’oro il cuore della mistica ed eccezionale scrittrice spagnola Teresa, che causa in lei,  contemporaneamente, un dolore ed un piacere d’intensità inaudita, indescrivibili a parole e totalmente fuori da ogni misurazione possibile, se si esclude il coraggioso tentativo della stessa Teresa di descrivere questa sensazione unica con le seguenti parole: “Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l’angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio.”

 

Paul Oilzum Only-apartments Author
Paul Oilzum

Poche opere d’arte affermano il vincolo millenario tra spiritualità e sesso come le parole di Teresa e la scultura del Bernini, capaci di brillare di luce propria anche nelal città eterna. Non mancate di visitarla se affittate appartamenti a Roma

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