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L’estate dei fantasmi

Creato il 12 settembre 2011 da Phoebes

L’estate dei fantasmi

di Saundra Mitchell Voto: 8/10
L’estate dei fantasmi

Non era mai successo niente a Ondine, in Louisiana, nemmeno durante l’estate in cui scomparve Elijah Landry. Fu un caso eccezionale, «il caso dei giovane Landry», per la precisione.
Il fatto che il suo corpo non fosse stato mai ritrovato diede a me e alla mia migliore amica Colette qualcosa su cui fantasticare. E a Ondine, fantasticare era praticamente l’unico passatempo possibile.
[incipit]

A Ondine, Louisiana, non succede mai niente. Così la quattordicenne Iris Rhame tenta di sopravvivere alla noia inventando, insieme alla sua migliore amica Colette, incantesimi e avventure soprannaturali. E’ solo un gioco ma un giorno, mentre nel cimitero stavano fingendo di evocare i morti, Iris vede veramente un fantasma.

Ho vinto questo libro con QUESTO giveaway. Non è il primo che ho vinto, ma è il primo tra i (due) libri vinti che ho letto. Questo non c’entra nulla con la recensione, ma è che sono molto contenta di questa cosa, perché il libro m’è piaciuto, e quasi sicuramente non l’avrei mai letto se non l’avessi vinto! Perciò colgo l’occasione per ringraziare di nuovo Giulie de L’Albero delle Gocciole per avermi dato l’opportunità di leggere questo libro! :D

Veniamo a noi. Il romanzo è uno “young adult”, genere con cui non sono molto in sintonia, ma prima di leggerlo non lo sapevo, così non mi sono fatta condizionare dai pregiudizi! :)
Ora, io sinceramente non so qual è di preciso la definizione di YA, e qual è la differenza rispetto a un libro per ragazzi, però così a istinto io avrei inserito L’estate dei fantasmi più in questa seconda categoria, anche vista la giovanissima età dei protagonisti (14 anni). Ma basta, mi sto perdendo di nuovo in chiacchiere, invece dovrei commentare!

All’inizio, devo essere sincera, il romanzo non mi entusiasmava molto, non che fosse proprio noioso, ma neanche tanto interessante. Quando il mistero intorno al fantasma ha cominciato ad infittirsi, la trama mi ha sempre più intrigato e appassionato, e devo ammettere che mi ha anche messo un po’ paura qualche volta! :D
Non ho apprezzato particolarmente la storia d’amore, ma forse quello è un problema mio: già non amo particolarmente quelle tra adolescenti, poi i triangoli non li posso proprio soffrire! Altra critica che mi sento di fare è che alla fine, per quanto lo scioglimento del mistero mi sia piaciuto, ho trovato poco chiare le motivazioni del fantasma: perché di punto in bianco Elijah voleva essere trovato? Era stato nascosto per sua stessa richiesta, non è che era in cerca di giustizia, vendetta, o che!
Mi è piaciuta molto l’ambientazione: Ondine è un piccolo paese, immerso nel nulla, in cui non succede nulla, e da cui chi ha meno di vent’anni sogna di scappare. Il caldo asfissiante si è rivelato una cornice molto adatta a una storia da brivido, e più volte durante la lettura mi sono rallegrata di aver iniziato questo libro quando il caldo qui da me è diventato quasi sopportabile! A leggere delle afose contrade della Louisiana mentre anche qui si moriva mi sarebbe venuto un collasso! :)
Altra cosa che ho apprezzato è stato l’inserimento della tematica dell’omosessualità e dei problemi che l’essere “diversi” può portare in un paese piccolo e piuttosto bigotto com’è Ondine. Peccato però che la questione rimanga solo accennata, avrei gradito un maggior approfondimento sull’amore non corrisposto di Elijah! In fondo è stato questo dolore che l’ha portato al suicidio, non mi sarebbe dispiaciuto qualche dettaglio in più!

Lo stile della Mitchell è quello semplice di un libro per ragazzi, ma non banale, e sicuramente ha il pregio di farsi leggere con piacere e scorrevolezza!

I personaggi sono ben costruiti; all’inizio la contrapposizione tra Iris e l’amica Colette mi preoccupava, credevo avrebbe finito col trasformarle in due macchiette, ma per fortuna così non è stato.

L’estate dei fantasmiLa copertina, a mio parere, è bellissima! E ho scoperto sul blog dell’autrice che lo pensa anche lei! :) Bella anche la copertina interna, senza la sovraccoperta (di solito sono di un unico colore): eccola qui a destra! E m’è piaciuto molto anche il formato del libro, piccolo e leggero!

Il titolo non è male, e una volta tanto non mi lamento della traduzione non letterale dell’originale, perché ad essere sincera non saprei proprio come tradurre “shadowed summer” (che credo significhi qualcosa tipo “estate che fa ombra” o “piena di ombre”).

Curiosità

Per curiosità, appena finita la lettura sono andata a dare un’occhiata al sito dell’autrice, e ho trovato un po’ di cose interessanti!
Innanzi tutti la la copertina originale americana: devo dire, mi piace molto di più quella italiana! Poi la Mitchell ha suggerito anche una colonna sonora per la lettura, mentre un’altra pagina è dedicata a varie immagini dai cimiteri: tutto per entrare ancora di più nell’atmosfera del romanzo! :)
Infine, da grande amante di segnalibri non posso non apprezzare QUESTI messi a disposizione dei lettori! Brava Saundra, hai avuto belle idee! :)

Dammi 5 parole

Young Adult da paura: piacevolissimo!

Scheda del libro

L’estate dei fantasmi
L’estate dei fantasmiTitolo: L’estate dei fantasmi
Autore: Saundra Mitchell
Paese: USA
Titolo originale: Shadowed Summer
Anno prima pubblicazione: 2009
Casa Editrice: Giunti
Traduzione: Elena Reggiani
Copertina: progetto grafico Adria Villa – foto © Yolande de Kort / Trevillion Images
Pagine: 247
Note: ho vinto questo libro con QUESTO GIVEAWAY
sito ufficiale dell’autore: LINK
sito ufficiale del libro: LINK
aNobii: LINK
inizio lettura: 6 settembre 2011
fine lettura: 8 settembre 2011

Ho deciso di leggere questo libro dopo averne sentito parlare QUI.

Sfide: La Sfida infinita (o quasi)… quarta edizione!, La Sfida Nascosta 2011, Sfida “Dammi 5 Parole”, A domanda risponde, LA SFIDA DELLE STAGIONI – continua (nel 2011), Sfida “Torniamo Ragazzi” 2011 e Sfida dell’A…autore.Segnalibri: quello che ho usato durante la lettura (qui a destra) è stato realizzato da yama30; invece il segnalibro in alto a sinistra, dedicato al libro, è mio!

Un po’ di frasi

Nel posto in cui vivevo, le persone che impazzivano venivano tollerate e rispettate. non si facevano visitare da nessuno psichiatra, non prendevano antidepressivi e non venivano rinchiuse negli istituti di igiene mentale se non dopo aver commesso un gesto veramente inammissibile.
Io avevo soltanto detto un paio di cose senza senso, quindi papà decise, come avrebbe fatto la maggior parte della gente, di farmi parlare con il nostro prete. Mi svegliò presto e mi disse di indossare degli abiti adatti alla chiesa. A Ondine non c’era nulla di strano nel perdere il lume della ragione, ma bisognava avere un aspetto curato anche quando si impazziva.

(Pagina 200)

Era la prova che a Ondine non succedeva mai niente e, finalmente, la cosa aveva smesso di dispiacermi.
[explicit]


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