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L'eterogenea distribuzione dell'acqua sulla Luna

Creato il 27 maggio 2014 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Orange Soil - campione lunare 74220 Apollo 17

Credit: G.J. Taylor, HIGP

Un team di ricercatori, che si sta occupando di studiare i campioni lunari riportati sulla Terra dagli astronauti dell'Apollo 17, ha scoperto che, rocce provenienti da luoghi diversi sulla Luna, contengono concentrazioni di acqua differenti.

Il loro lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.

Katharine Robinson e G. Jeffrey Taylor, dell’Istituto di Geofisica e Planetologia dell’Università delle Hawaii di Honolulu hanno analizzato l'acqua intrappolata all'interno dei campioni delle rocce lunari, scoprendo che alcune hanno un contenuto di acqua superiore rispetto ad altre, variando anche nella composizione chimica, a seconda del luogo di provenienza.

I risultati dimostrano una distribuzione eterogenea dell'acqua sulla superficie del nostro satellite, per quantità e caratteristiche, andando ad aggiungere indizi sulla sua origine e formazione.

Molti scienziati ritengono, infatti, che la Luna sia nata circa quattro miliardi e mezzo di anni fa a seguito di una grande collisione tra la Terra e un altro pianeta. E' opinione generale che una parte della Luna arrivi quindi dalla Terra e il resto dall'altro corpo, comete e asteroidi.
Così, anche l'acqua potrebbe provenire sia dal nostro pianeta che dalla'altro oggetto coinvolto nella collisione o dalle comete.

Questo studio sembrerebbe supportare pienamente tale teoria: la composizione chimica dell'acqua contenuta nei vetri vulcanici lunari è simile ai campioni di magma che una volta risiedevano nel mantello terrestre ma in altri casi, l'acqua sembra testimoniare una provenienza diversa.

Probabilmente, la formazione della Luna è stata una successione di eventi molto più complessa di quanto teorizzato finora.

Heterogeneous distribution of water in the Moon [abstract]

Initial analyses of lunar samples returned by the Apollo missions indicated that the Moon was essentially devoid of water. However, improved analytical techniques have revealed that pyroclastic glass beads in Apollo samples contain measurable amounts of water.

Taking into account volatile loss during eruption of the glass beads onto the surface, the pre-eruption magma could have contained water on the order of 100 ppm by weight, concentrations that are similar to the mantle sources of mid-ocean ridge basalts on Earth. Lava flows from vast basaltic plains — the lunar maria — also contain appreciable amounts of water, as shown by analyses of apatite in mare basalt samples.
In contrast, apatite in most non-mare rocks contains much less water than the mare basalts and glass beads.
The hydrogen isotopic composition of lunar samples is relatively similar to that of the Earth's interior, but the deuterium to hydrogen ratios obtained from lunar samples seem to have a larger range than found in Earth's mantle.

Thus, measurements of water concentration and hydrogen isotopic composition suggest that water is heterogeneously distributed in the Moon and varies in isotopic composition. The variability in the Moon's water may reflect heterogeneity in accretion processes, redistribution during differentiation or later additions by volatile-rich impactors.


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