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L'horror su Iris: via con "Profondo rosso", che torna in prima serata dopo 27 anni

Creato il 25 luglio 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
“Profondo rosso” di Dario Argento torna in tv, in prima serata, dopo 27 anni (ultima trasmissione in prime-time: 27 febbraio 1986) e inaugura il ciclo “Notte d’Argento”, dedicato al celebre regista horror italiano Dario Argento. L’appuntamento è fissato per il 25 luglio, da stasera, ogni giovedì, su Iris, in prima serata.
Il film del 1975 è stato celebrato trasversalmente come uno dei capisaldi del genere thriller (non solo horror). Si tratta del climax stilistico e creativo di Argento, la linea di confine e la perfetta calibratura tra l'iniziale fase thriller e quella più marcatamente horror che sarebbe seguita.
E difatti il film è pervaso da elementi di entrambi i generi, nobilitati dalla vena particolarmente ispirata del regista in quel periodo, supportata da elementi culturali citati senza compiacimento (il jazz suonato dal protagonista, i richiami a Hitchcock, l’Urlo di Munch e il bar che sembra uscito da uno dei capolavori di Hopper, il movente psicologico non buttato dentro un po’ a caso come nei precedenti di Argento…). Basta la colonna sonora da brivido dei Goblin, per far sussultare il telespettatore sulla poltrona.
Giovedì 1 agosto tocca a “La sindrome di Stendhal” (1996) con la figlia del regista, Asia Argento; l’8 agosto è la volta de “Il Fantasma dell’Opera” (1998), liberamente tratto dal romanzo di Gaston Leroux (sempre con la figlia Asia protagonista); il 15 agosto è in onda “La terza madre” del 2007 (Moran Atias affianca Asia nell’epilogo della trilogia di Argento iniziata con “Suspiria” e “Inferno”, venerata dai fan del regista).
Giovedì 22 agosto è previsto “Non ho sonno” (2001), un ritorno alle origini thriller di “Profondo rosso” - anche qui una villa misteriosa, tanto per dirne una - con Max Von Sydow. Si chiude il 29 agosto con “Il cartaio” (2004), con Stefania Rocca e Silvio Muccino sulle tracce di un serial killer che uccide via web. Più attuale di così, si muore…

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