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L’idroelettrico danneggia i fiumi?

Creato il 28 ottobre 2014 da Ecoseven @EcoEcologia

Le associazioni ambientaliste chiedono al Governo di non rilasciare concessioni per la realizzazione di centrali idroelettriche

L’idroelettrico danneggia i fiumi?

 

 L’idroelettrico, una fonte di energia rinnovabile su cui fa leva anche l’Italia, rovina i fiumi? Si, almeno secondo le associazioni ambientalista, che chiedono ‘Subito regole nuove per fermare gli incentivi ad impianti idroelettrici che danneggiano i fiumi e un impegno concreto per ridurre gli impatti da parte degli impianti esistenti’. A chiederlo, in particolare, sono oltre cento associazioni e comitati che hanno firmato l'appello nazionale per la salvaguardia dei corsi d'acqua,dall'eccesso di sfruttamento idroelettrico, promosso dal Cirf, Centro italiano per la riqualificazione fluviale, presentato questa mattina alla Camera dei deputati insieme ai rappresentanti di Legambiente, Wwf Italia, Mountain Wilderness Italia, Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), Forum italiano dei movimenti per l'acqua, Comitato Bellunese Acqua Bene Comune.

A causa dell’idroelettricotroppi fiumi ormai versano in condizioni critiche, sostengono gli ambientalisti. Ci sono corsi addirittura senz'acqua o con una portata completamente alterata, cementificati, interrotti da un numero sempre più elevato di sbarramenti.  Soffrono fiumi grandi, ma soprattutto i torrenti e rii di montagna con sempre meno corsi d'acqua alpini, che mantengono ancora condizioni di naturalità elevata mentre i restanti corpi idrici sono in gran maggioranza sfruttati da derivazioni a scopo idroelettrico e/o irriguo.

Gli ambientalisti, inoltre, ricordano che ‘il nostro Paese è fortemente in ritardo rispetto agli obiettivi di qualità dei corpi idrici dettati dalla direttiva europea 2000/60, da raggiungere entro il 2015 e la normativa nazionale sulla gestione delle acque non è ancora adeguata a tutelare compiutamente le esigenze plurime che i corsi d'acqua soddisfano, ad oggi insufficientemente tenuti in considerazione nella pianificazione e gestione dei bacini fluviali’.

 

 gc 

28-10-2014

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