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L’igiene della zona perianale in situazioni particolari

Da Inonno @luca_lovesapple
Problemi di igiene intima nella zona perianale quando sentite dolore o fastidio? Leggete i rimedi della nonna!

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Se nella zona perianale la cute si presenta infiammata, arrossata e dolente, anche le comuni operazioni ell’igiene quotidiana possono diventare un problema. In parole molto povere…fa male! Può dar fastidio un detergente aggressivo, come pure le più delicate azioni di sfregamento manuale.

All’origine del fastidio, tutto questo può verificarsi in diversi casi:

  • Emorroidi: si tratta di varicosità delle vene rettali, patologia non grave, ma fastidiosa e dolorosissima, che colpisce la metà degli over 40 e spesso la donna nell’immediato dopo parto.
  • Ragadi: piccole ulcerazioni del bordo anale particolarmente dolorose.
  • Proctiti: infiammazioni del retto, spesso causate da allergie alimentari.
  • Aniti: processo flogistico associato a forte arrossamento della zona anale.
  • Dermatiti perianali: affezioni dermatologiche su base infettiva, associate in genere a prurito.
  • Esiti chirurgici: dopo un intervento (emorroidi, fistole o altro), la cute interessata si presenta lesa, fortemente infiammata e, finchè non si concludono i processi di cicatrizzazione, non può certo essere sfregata.
  • Un tris di sostanze funzionali

    In tutti questi casi, insomma, per l’igiene della zona perianale serve un detergente molto particolare. E non basta che sia delicato e poco aggressivo sotto il profilo chimico, come pure non è sufficiente che garantisca un’igiene perfetta. Bisogna che contenga anche sostanze funzionali che contrastino, in modo efficace, il rossore, il prurito, il bruciore e tutta la sintomatologia dolorosa. Le ultime scoperte della cosmetica, fortunatamente, ci aiutano a risolvere definitivamente il problema. Sul mercato è oggi disponibile, infatti, il Glicerofosfoinositolo (GPI) sale di collina.

    Parliamo di un ingrediente innovativo, di origine vegetale e quindi del tutto naturale (è ricavato dal girasole), messo a punto da ricercatori italiani e con una copertura brevettuale internazionale. Si tratta di una sostanza antinfiammatoria che ha l’efficacia di un vero steroide topico (con cui condivide il meccanismo d’azione: l’inibizione della fosfolipasi A2), ma che è completamente priva di effetti collaterali. Non è infatti un farmaco, anche se riesce a combattere efficacemente arrossamento, dolore e prurito della zona perianale, come dimostrano diversi studi clinici e relazioni congressuali, che provano un effetto lenitivo dose dipendente. Il GPI, però, non è l’unico strumento che abbiamo a disposizione in questi casi. L’azione di questa sostanza può essere infatti sinergizzata con ben tre estratti vegetali:

    Gomma-resina di Boswellia serrata: pianta di origine indiana che cresce anche in Africa e nella Penisola arabica. E’ dotata di una potente attività antinfiammatoria e antidolorifica, grazie a un particolare principio attivo, l’acido 3-acetil 11-cheto boswellico (AKBA), che, secondo gli scienziati, agirebbe nel sito specifico della flogosi proteggendo il tessuto connettivo.

    Acqua di Hamamelis virginiana: una sostanza dalle ben note proprietà lenitive, oltre che astringenti e antisettiche. La pianta, dai caratteristici fiori gialli a margine dentato, è di origine nordamericana (Canada meridionale e Virginia, da cui l’appellativo virginiana), e fu introdotta in Europa solamente nel 1735. Si racconta che le sue proprietà medicamentose fossero ben note ai Sioux, che la utilizzavano con successo per curare diverse patologie di tipo flogistico. La moderna farmacologia ha appurato che questi effetti curativi sono dovuti a una sostanza chiamata hamamelitannino

    Melissa officinalis: pianta erbacea spontanea dalle proprietà sia aromatiche che medicinali. Cresce anche in Italia, lungo le siepi e in zone ombrose. I fiori, a forma di calice campanulato, sono bianchi con leggere sfumature rosa. L’appellativo melissa, da miele, deriva dal fatto che è molto ricercata dalle api. I suoi principi attivi sono molto numerosi: citiamo l’acido rosmarinico (un potente antinfiammatorio) e alcuni bioflavonoidi quali luteolina, quercetina, apigenina e kempferolo.

    Un prodotto detergente, che contenga tutte queste sostanze funzionali che abbiamo descritto, rappresenta ovviamente uno strumento efficacissimo nei casi in cui l’igiene intima quotidiana della zona perianale rappresenta un problema doloroso. Alcuni preparati con queste caratteristiche sono oggi disponibili nelle farmacie e parafarmacie italiane.

    Grazie per l’’attenzione, ci risentiamo al prossimo rimedio della Nonna, continuate a seguirci!


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