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L'immagine professionale dello psicologo attraverso il web

Creato il 06 febbraio 2012 da Irisimage
L'immagine professionale dello psicologo attraverso il web
Sempre più spesso google fornisce strumenti di promozione della propria attività, che innegabilmente sembrano essere ottimi alleati per costruire una campagna pubblicitaria su misura per noi e i nostri”clienti”.
Metto la parola “clienti” tra virgolette perchè mi rivolgo principalmente ad una platea di giovani e speranzosi psicologi che stanno tentando di farsi conoscere e quindi, alcuni clienti potrebbero essere, spesso, ipotetici pazienti. I nostri clienti/pazienti s'imbattono per caso (ma anche no) nel sito web, nel blog, del giovane professionista che è pronto a presentare i servizi che offre e le sue credenziali accademiche, conquistate con tanto sudore e, ammettiamolo, con tanto dispendio di denaro.
Ecco allora che scopro con piacere che il mondo del web marketing è stato ormai sdoganato nell'ambiente
dei giovani, o meno, psicologi.
Il che mi fa rasserenare, lo ammetto.
Soprattutto alla luce degli anni spesi a sensibilizzare molti irriducibili colleghi della filosofia “Se sei bravo, i pazienti, prima o poi, arriveranno”. Un pensiero che ormai resta legato ai fertili anni dell'oro..passato miraggio ante 1989 (vedi legge dell'ordinamento della nostra professione)
Fatto sta che quello che però ultimamente mi sta portando a rivedere l'apertura alla pubblicità, anche per il libero professionista, è l'uso un po' improprio che molti ne fanno.
Esempio: alla parola psicologo + una zona geografica a piacere, google mette, in cima e al lato della pagina, gli “Annunci”. Ossia links di colleghi che, attraverso lo strumento di AdWords, creano degli annunci ad hoc, con l'inserimento di alcune parole chiave legate all'annuncio o al messaggio, che si vuole comunicare.
Certo, mi dico, ma che bravi questi colleghi! Pieni di entusiasmo e intraprendenza!
Apro un link e...
AAAHH!
Orrore!!
Trovo un sito con lo sfondo carta di zucchero, i caratteri neri o fluo, con font diversi e mal coordinati, una confusione di links, titoli e stampatelli e inutili corsivi, mentre campeggia l'immagine di un bocciolo di rosa con una citazione del pluricitato Herman Hesse, de Saint-Exupéry, Gibran o chi volete voi (senza nulla togliere a questi classici letterari, ma si potrebbe anche spaziare su altri autori...).
E voglio sorvolare sui contenuti: eccetto un curriculum di 5 pagine di workshops e esperienze lavorative, scopro che il collega ha anche una passione per la pesca d'altura e i roller blade.
Forse ha pensato che potesse tornare utile a qualche paziente che condivide i suoi interessi. Avete presente? Il rispecchiamento terapeutico...
E magari il collega ha una certa esperienza con i disturbi d'ansia o la crescita personale..ma perchè citarlo nel proprio sito web professionale??!!
Più utile sarà elencare i docenti con cui ha fatto 10 anni di supervisione.
Poveri noi!!
Ecco!
Uno strumento come AdWords è del tutto inutile, se prima non decidiamo di organizzare un sito web che abbia un minimo di funzionalità.
Usability”? Chi era costei?
Partiamo dal principio: un qualsiasi sito web, per avere successo, deve permettere a qualunque visitatore di essere in grado di utilizzarlo. La necessità di usability di un sito in parte dipende dalla natura del sito. Ad esempio, un grande sito di commercio elettronico ha bisogno di avere una funzione di ricerca efficace, una categorizzazione logica dei prodotti in vendita, ecc. Per un blog o per qualsiasi tipo di sito web, con testi e contenuti informativi, sarà necessario fornire un'eccellente leggibilità , una buona navigazione tra articoli, ecc.
Qualsiasi sito che manca di usability si ritrova a fare una strenuante lotta per mantenere i suoi visitatori e fatica a garantire il ripetersi della visita dalla medesima persona.
La maggior parte di noi, utenti di Internet, diventa impaziente se trova un sito che è complesso da navigare, che non ci da immediatamente la risposta per cui abbiamo deciso di cliccare sul suo link e visitarlo. Insomma molti fanno prima a tornare indietro e andare a navigare su altri lidi..ops..siti!
Ma allora quali sono le cose da tenere in conto per fare un buon sito professionale?
Finalità
Innanzitutto inizierei con il chiedermi: perchè ho creato un sito o un blog?
Ogni sito ha bisogno di un scopo ben definito.
I titolari di siti web e i bloggers che hanno un'idea ben precisa di ciò che si aspettano di ottenere con il loro sito, sono in grado di svolgere il percoso di un utente a ritroso, per determinare come il sito deve essere gestito, quali contenuti dovrebbero essere inclusi, quali messaggi devono essere comunicati al pubblico, e tenere conto di tutti gli elementi coinvolti nello sviluppo e nella gestione di un sito web. Purtroppo, noto con sgomento, che è abbastanza comune per gli psicologi ( ma non solo, tranquilli!) proprietari  di siti web, lasciarsi andare in un processo di creazione di un sito web dove il vero obiettivo è trascurato.
Se non sapete esattamente cosa sperate di ottenere, vi mancherà la direzione, i vostri sforzi saranno inutili e la speranza di fare un impressione positiva, con il vostro sito, sarà nulla.
E tornando ad AdWords si rivelerà sì una fonte di visite, ma di 30 secondi, affinchè restiate alla memoria del visitatore come un sito poco professionale e fruibile e, sorpresa delle sorprese, potrebbe condizionare anche la vostra stessa reputazione di professionisti. Non ci credete? Beh, se volete farvi conoscere fate almeno che sia positivamente e non negativamente, altrimenti AdWords si rivelerà un boomerang!
Aspetto.
Eccolo, vi avevo avvertito: l'aspetto di un sito web è un fattore determinante del suo successo.
Certo cari colleghi non avete bisogno di essere premiati come webdesigner dell'anno, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, ma essendo un bel biglietto da visita, il sito dovrebbe rimandare di voi un'immagine positiva e professionale. Le tendenze nel webdesign sono in continua evoluzione ed è probabile che, se il vostro sito non è stato rinfrescato dal 1999, è dolorosamente obsoleto per i visitatori.
Sarebbe bene fare un lifting al vostro sito web almeno ogni 2 anni, per evitare questo tipo di situazioni. Allo stesso modo il design del sito dovrebbe integrare i contenuti (testi, articoli, presentazione del professionista e dei servizi offerti, pagina dei contatti, ecc.), non prevaricarli o nasconderli. Come a dire il “narcisismo del webdesign” che offusca i contenuti rilevanti, che sono poi ciò che l'utente stava cercando, navigando sul nostro sito.
Con questo voglio dire che un sito web ,per uno psicologo, deve rispecchiare lo stile del professionista stesso e il messaggio che vuole comunicare alla possibile clientela o anche, perchè no, al mondo.
Quindi se siete uno psicologo del lavoro e vi presentate come formatore o esperto in risorse umane, non potete esibire un sito con lo sfondo rosa Barbie, le scitte scorrevoli o lampeggianti in corsivo (anche perchè, lo dico e lo ripeto, il corsivo è OUT sul web! Poco chiaro e leggibile e davvero, ma davvero, poco professionale).
Un Times New Roman, un Arial o un Verdana, tentando di mantenere una dimensione costante del carattere (vale anche per i colori dei caratteri: evitiamo l'effetto arcobaleno) credo sia già un buon inizio, per la redazione dei contenuti del vostro sito web. Quindi, ricapitolando questa breve introduzione sull'organizzazione di un sito o un blog professionale, ricordiamo che:
1. Innanzitutto, se non ve lo siete ancora chiesto, riflettete su cosa vorreste per voi e per la vostra professione, prima ancora di pensare al web marketing. Per chiarirvi le idee, buttare giù un business plan potrebbe essere fondamentale. Se non avete le idee chiare in merito, prossimamente scriverò un articolo su come redigere un business plan funzionale per lo psicologo.
2. Prima di creare un sito web dobbiamo riflettere cosa vogliamo ottenere da questo strumento: visibilità, contatti o altro.
3. Decidiamo di conseguenza se aprire un sito o un blog (quest'ultima realtà più interattiva).
4. Sorvolerei sui social network per ora, prefiggendomi di dedicare un approfondimento su questo tema prossimamente.
5. Pensiamo ai contenuti: una nostra presentazione, presentazione dei servizi, articoli inerenti l'ambito della psicologia di cui ci occupiamo, informazioni e news, forum tematico...ecc.
6. Curare l'aspetto del vostro sito o affidarsi a qualcuno che lo faccia per voi.
7. Per quanto riguarda AdWords, se non siete davvero esperti rivolgetevi a un professionista che penserà ad organizzarlo per voi e scegliere una corretta rosa di parole chiave.
Tranquillizzatevi: mi riprometto di approfondire buona parte dei temi che ho appena accennato oggi.
Bene per ora mi fermo qui, ma non senza avervi suggerito prima qualche sito, che trovo un ottimo esempio di come potrebbe essere trasferita la nostra immagine di professionalità sul web:
http://www.urbanties.com/ ok, anche qui torna il deprecato tema floreale, ma a parte questo, il sito è ben fatto: chiaro, pulito e facile da navigare. Non ci sono articoli, ma ha un taglio decisamente easy e funzionale: chi sono, cosa faccio e come.
http://www.drbonniekellen.com/pages/drkellen.html ecco un'altro sito “vetrina” con uno stile molto minimal, ma ben costruito e anche un po' più elegante. Poche pagine ma essenziali.
Ecco una piccola carrellata di vincitori per i siti dal webdesign più bello del 2011 e 2012 a questo link http://blog.triphp.com/design/top-15-best-looking-websites-of-2011.html
Altro sito di articoli, più o meno curiosi e a volte discutibili, di psicologia, ma che rende l'idea di taglio giornalistico che, volendo, il vostro sito potrebbe avere: http://www.psychologytoday.com/
E poi, meraviglia delle meraviglie, un sito davvero semplice ma funzionale, e soprattutto professionale, ma, ahimè, non è uno psicologo, ma medici intraprendenti http://www.chirurgiapiedecaviglia.it/
E l'ultima segnalazione ( nonché uno dei miei preferiti ), http://www.centropsicologiaulisse.it/ , un bel lavoro di squadra tra psicologi e altre figure professionali
Guardate, riflettete ed ispiratevi.
A presto!

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