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L’impegno politico dei credenti – da Il Nuovo Amico

Creato il 30 maggio 2015 da Ostinato @MatteoCinalli

“UNA SOLA E’ LA CITTÀ” – PRESENTATO IL LIBRO DI ERNESTO PREZIOSI

L’impegno politico dei credenti – da Il Nuovo Amico

Una sola è la Città ideale (o la “Gerusalemme”) che ha in mente Ernesto Preziosi, parafrasando il titolo del suo libro presentato lo scorso 23 marzo nell’auditorium di palazzo Antaldi a Pesaro. Per l’occasione erano presenti l’ex parlamentare ed esponente del Movimento dei Focolari, Lucia Fronza Crepaz e la vice presidente nazionale Acli Paola Vacchina che hanno commentato e approfondito il testo di Preziosi prendendo spunto dagli stimoli lanciati ad inizio conferenza da Roberto Mazzoli del settimanale Il Nuovo Amico. Nel saluto iniziale l’arcivescovo di Pesaro mons. Piero Coccia ha posto l’accento sul tema del “nuovo umanesimo”. E’ necessario saper fermarsi e riflettere stando attenti all’universo che ogni persona porta con sé. Al di là dell’eccessiva comunicazione digitale che porta tanti input e poco discernimento, estraniando l’uomo dalla realtà e portandolo in una dimensione arida.

“Nessun cattolico deve sentirsi esente dall’impegno politico – ha affermato la Crepaz – poiché la politica è di tutti e di conseguenza ognuno di noi deve lavorare nel suo piccolo per portare un sano cambiamento. In particolare – ha proseguito – noi che rispondiamo ad un unico Padre, abbiamo il dovere di riportare al centro delle questioni la fraternità, tema che la Rivoluzione francese aveva già affrontato senza però riuscire atradurlo nella quotidianità della cittadinanza”.

La Crepaz si è poi soffermata sul tema della Comunità e della condivisione comunitaria.

“Il cattolico in politica – ha aggiunto Paola Vacchina – ha il dovere di affermare i valori ma anche di vivere secondo le virtù. I politici infatti sono persone che fanno parte di una comunità. Ma la politica non è solo impegno parlamentare – ha proseguito la vicepresidente della Acli – è anche il piccolo impegno quotidiano che portiamo avanti nelle nostre associazioni, la delega in una direzione di associazione o in un qualsiasi tipo di formazione aggregativa. Così come S. Caterina da Siena ammoniva che non può governare laCittà chi non governa sé stesso, vale la regola che in politica non si possono scindere vita privata e vita pubblica”.

In conclusione di conferenza Ernesto Preziosi ha voluto soffermarsi sul fatto che il suo libro nasce dalla condivisione comunitaria con varie associazioni e persone e non è una riflessione solitaria. Il percorso editoriale infatti ha visto il contributo di numerosi compagni di viaggio. Inevitabile affermare che questo incontro che aveva come mission quella di “rimotivare l’impegno civico del credente” pone le premesse per dare buoni frutti.

Matteo Cinalli


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