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L'important c'est d'aimer !

Creato il 23 ottobre 2011 da Eneadiomede

Romy Schneider odiava la principessa Sissi. I suoi vestiti a balze e quell'immagine stucchevole che le aveva appiccicato addosso. Per emanciparsi da quel ruolo volò a Parigi alla fine degli anni 60. E alla fine lei, che era austriaca, finì per incarnare l'archetipo della bellezza francese.

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Exposition Romy Schneider à Boulogne-Billancourt en novembre 2011

http://www.exporomyschneider.com/

proseguendo il mio post precedente che parlava di soldi, anche un  suo film del 1980 ci aveva messo in guardia sugli investimenti:

"La Banchiera"La Banquière

Alle prese con un falso grande personaggio, la Schneider supera la prova con la forza di un talento e di una bellezza che non avevano rivali. Storia (vera) di Marthe Hanau (1886-1935), campionessa del piccolo risparmio che, a suon di compravendita di titoli in borsa, occupò le cronache francesi nel decennio 1925-1935. Romanzone rétro a grande spettacolo, condito con salsa piccante a base di sesso, amori saffici, esotismo, lusso scenografico, sfarzo di costumi (myMovies).

Marthe Hanau nacque a Parigi da una famiglia di piccoli commercianti ebrei alsaziani. Sposò un uomo d'affari, tale Lazare Block, dal quale divorziò dopo la prima guerra mondiale, rimanendone però in contatto dal punto di vista affaristico.

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Fondò nel 1925 un giornale d'economia, la Gazette du franc, che rapidamente s'impose per la qualità dei suoi collaboratori e per i servizi oculati. I consigli che Marhte prodigava ai risparmiatori in materia borsistica riguardavano soprattutto i suoi interventi azionari e obbligazionari, gestiti da società fittizie create all'uopo. Grazie alla pubblicità fatta mediante il suo giornale, quindi, faceva crescere i suoi titoli.

Il sistema verrà scoperto nel 1928, quando ormai erano coinvolti migliaia di piccoli investitori, dall'agenzia rivale Agence Havas, che rivelò l'attività fittizia delle società dell'Hanau. La Banchiera riuscì a costringere al silenzio alcuni politici e partner commerciali, ma le prove accumulate portarono al suo arresto per frode nel dicembre dello stesso anno. Dopo uno sciopero della fame e un tentativo di evasione, venne rilasciata su cauzione. Sarà nuovamente arrestata e poi ancora rilasciata nel 1932. Nel 1934 le diedero 3 anni, ma si suicidò nel luglio del 1935 con una scatola di barbiturici.


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