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L’importanza del linguaggio: far conoscere tante parole ai bambini sin dall’età di due anni

Da Marzia Gianotti @papahopaura

parole

Da uno studio pubblicato sulla rivista “Child Development” al quale hanno partecipato diverse università americane (la Pennsylvania State University, la University of California e la Columbia University) è emerso che i bambini, che acquisiscono un ricco vocabolario già all’età di due anni, avranno maggiori possibilità di successo in età adulta.

Sono stati presi in esame 8.650 bambini. Ai loro genitori sono state chieste le parole conosciute dai piccoli, alle insegnanti sono state fatte domande circa il comportamento in classe, mentre la scuola ha fornito i loro punteggi in matematica e in lettura

I ricercatori hanno rilevato che i piccoli che avevano acquisito intorno ai due anni d’età un ampio vocabolario di parole sembravano essere, tre anni dopo, i più preparati a scuola e, anche dal punto di vista comportamentale, i più irreprensibili, più predisposti all’apprendimento e meno ansiosi dei compagni che a due anni avevano mostrato minori capacità di linguaggio.

Inoltre i ricercatori hanno osservato che i piccoli nati in un ambiente familiare difficile e problematico (ad esempio, con la madre malata) sono risultati essere quelli con un vocabolario più povero.

Il linguaggio del bambino può essere sviluppato se comunichiamo e colloquiamo molto con lui, ripetiamo più volte le parole nuove con un idoneo tono di voce ed espressioni facciali e gestuali, gli leggiamo ogni giorno un libro prima di andare a dormire, lo rendiamo partecipe nelle conversazioni, non lo interrompiamo quando ci comunica qualcosa, e se pronuncia male delle parole le ripetiamo ad alta voce nel modo giusto, senza fargli notare che lo stiamo correggendo.

Fonte: Rivista Child Development
Link per un maggior approfondimento.

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