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L'iniziazione a fashion blogger

Creato il 04 luglio 2012 da Hermes
Qualche tempo fa ho aperto blogger e l'occhio mi è caduto, con orrore, su un post di Filippo Fiora (thethreeF è il suo blog). Perchè sì, devo ammettere con un po' di vergogna che lo seguo. Nonostante abbia copiato larghe parti di un mio pezzo su Gianni Agnelli, nonostante faccia svergognatamente pubblicità a qualche brand, nonostante tante altre cose.
Con disperazione quel giorno ho aperto il suo blog e me lo sono trovato davanti in pantaloni floreali di Zara. Già i pantaloni floreali sono per lo meno... come dire, opinabili, questi poi avevano un leggero problema. Erano da donna. E mia madre li aveva appena comprati, identici (un po' mi vergogno pure a dirlo, ma tranquilli: non li mette più e si è ufficialmente pentita).
Forse il motivo per cui seguo ("ancora", aggiungerei) Flora è che abbiamo tante cose in comune: lo stesso orologio (ma ti pare che gli regali un IWC quando non sa nemmeno cosa sia!? Oh buon Dio!), scriviamo post molto simili su Agnelli (ma proprio spiccicati) e in famiglia abbiamo gli stessi pantaloni.
Il peggio è che poi sono venuto a scoprire che un range enorme di fashion blogger di sesso maschile (? mah) aveva gli stessi pantaloni. Una vera e propria moda.
Comunque, de gustibus... Se vogliono mettere quei pantaloni, ben venga. Nonostante siano (indipendentemente dal sesso) davvero brutti. Bi-erre-ti-u-ti-ti-i. Mi vergogno pure a postarne una foto.
Eppure questa era solo un'introduzione al post di oggi. Forse un tantino lunga, ma un'introduzione. Un'ammissione di colpevolezza.
Perchè oggi, gironzolando per il centro, mi sono innamorato di una maglia. Da donna.
Stava lì, in vetrina da credo un mese, senza che mai la notassi. Oggi, avvicinandomi, ho realizzato che questa "cosa" -perchè è difficile definirla- è molto più geniale di quanto sembri. Vi spiego: da davanti sembra un normalissimo dolcevita un po' spesso, a gilet. Poi girandoci intorno ci si accorge che in verità è solo un collo con annesso una sorta di bavaglino. Un bavaglino sul davanti, fino alla vita, con tanto di finitura a costine. Dietro niente (mi pare - e spero: così è molto più originale). Una meraviglia firmata Cèline.
Il sito lo definisce "col plastron" che io, con le mie reminiscenze di francese, tradurrei (sai che sforzo mentale) "collo-plastron". O, per renderlo più liberalmente, appunto, "bavaglino". E ancora, in maniera poetica, "Plastron trompe-l'oeil con collo dolcevita". Questa è bella.
Il tutto in cashmere dall'aspetto un po' rustico.
L'iniziazione a fashion blogger
Mi ricorda molto questa vecchia sciarpa di Margiela, con alcuni pregi: non è un gilet (odio i gilet), lo posso mettere sopra a un maglione (verrebbe un effetto gradevole), etc. etc. E anche le maniche blu Klein della camicia mi fanno un po' sangue. Ma perchè Cèline non si dedica anche all'uomo!? MM, che rabbia!
E non è la prima volta che mi piace qualcosa da donna, sempre però solo e rigorosamente di Cèline: mi avevano incantato le tshirt stampa legno (fw 2011). Che ci volete fare, la stampa legno è una mia perversione. Mi ricordo che uno dei primi oggetti che vi feci vedere sul blog era proprio un paio di scarpe, sempre di Margiela, in nappa stampata legno.
L'iniziazione a fashion blogger
Questa, invece, è la mia rivisitazione al maschile della maglia. Un cambio pettinatura su paint, un taglio dell'immagine per nascondere le scarpe e il gioco è fatto. Come vedete, è perfetta anche per un uomo.
Allora che ne dite, ora che mi piacciono le cose da donna, posso essere considerato un vero fèscion bloggher!?
L'iniziazione a fashion blogger

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