Un lungo corridoio.
Silenzio.
Pareti giallo-paglierino.
Stampe in mostra
in dialogo muto
lungo i muri.
E un flash
che lampeggia
all’improvviso.
Lo sguardo dell’uomo,
da sorpreso si fa pensoso.
Buca l’obiettivo
e fa ponte
senza che lui lo voglia.
Sequenze di vita
scorrono veloci
e in successione.
Testimonianze
dell’esserci stato
di ieri
e dell’esserci
d’oggi.
Date, luoghi, storie.
Tempo, non tempo.
Tempo dilatato.
Tempo onirico.
Tempo che fatica
a lasciare il suo segno
pure dopo tanto viaggio.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)