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L'intolleranza al glutine come causa nascosta di molteplici patologie - parte 2 (reazioni incrociate e danno neurologico)

Creato il 12 agosto 2014 da Corradopenna
È noto che le persone allergiche al polline della parietaria (per esempio) spesso reagiscono anche a piselli, melone e gelsi. In tal caso si parla di reazione incrociata (cross-reaction): alcune sostanze contenute in questi alimenti hanno una struttura chimica che somiglia agli allergeni del polline in questione e causano una sorta di intolleranza (problemi digestivi, a volte persino diarrea). Anche il glutine, a cui molte persone sono intolleranti (molte di loro non lo sanno e non lo sospettano, come già descritto nel precedente articolo) e/o alcuni peptidi (catene di aminoacidi) che derivano dalla sua digestione possono somigliare chimicamente a delle strutture proteiche presenti in vari tessuti ed organi del nostro corpo.
Se il glutine venisse sempre digerito correttamente fino ad ottenere una completa scissione negli aminoacidi di cui è composta tale proteina e se la barriera mucosa dell’intestino facesse sempre il suo dovere non lasciando passare nel circolo sanguigno i peptidi, il problema non si porrebbe, ma al giorno d’oggi farmaci, cattiva alimentazione, metalli pesanti e veleni chimici causano fin troppo spesso disbiosi intestinale (a sua volta responsabile dell’incompleta digestione del glutine) e intestino poroso. Di conseguenza il flusso sanguigno porta dei frammenti di glutine che il sistema immunitario può riconoscere come estranei ed attaccare; la gliadina è uno dei più noti di questi peptidi derivati dalla digestione del glutine, ma ce ne sono molti altri.
Il guaio è che, come nel caso di altre reazioni incrociate, il sistema immunitario può reagire contro altri tessuti, organi, nervi del corpo umano che anno una somiglianza con questi peptidi derivati dalla scissione del glutine. E se il danno si presenta ad un nervo viene a mancare anche qualsiasi segnale del danno stesso, fino a quando il tessuto o l’organo che è servito da quel nervo inizia a funzionare male.
Il dottor Rodney Ford, MD, nel libro The Gluten Syndrome: Is Wheat Causing You Harm (ovvero La sindrome da sensibilità al glutine: è il grano a farti male) sostiene che si tratti per prima cosa una malattia neurologica, che danneggia e rende silenti i nervi, compromettendo la salute e la funzione dei tessuti da essi serviti. Un esempio interessante è quello di una bambina seguita dal dottor Ford, che non riusciva a controllare gli sfinteri e che ha risolto il problema adottando una dieta senza glutine. I nervi interessati erano danneggiati da questa reazione incrociata (o mimica molecolare) ed eliminando il glutine, cessata la reazione, i nervi hanno ripreso a funzionare restituendo alla bambina quelle sensazioni che le indicavano di doversi recare al bagno.
Qui sotto l’abstract (riassunto) dell'articolo del dottor Ford intitolato The Gluten Syndrome: A Neurological Disease, che discute una possibile larga diffusione di danni neurologici causati dall’assunzione di glutine.


La sindrome di sensibilità al glutine: un disturbo neurologico
Ipotesi: il glutine causa alcuni sintomi, nella sindrome da sensibilità al glutine con o senza celiachia, a causa dei suoi effetti negativi sul sistema nervoso. Molti pazienti celiaci sperimentano sintomi neurologici spesso associati con un malfunzionamento del sistema nervoso autonomo. Questi sintomi neurologici possono presentarsi in pazienti celiaci che sono ben nutriti. Il punto cruciale, tuttavia, è che la sensibilità al glutine può anche essere associata con sintomi neurologici in pazienti che non hanno alcun danno alla mucosa dell’intestino (ovvero che non soffrono di celiachia). Il glutine può causare danno neurologico attraverso una combinazione di anticorpi che hanno reazioni incrociate, malattia da complessi immuni e tossicità diretta. Questi effetti sul sistema nervoso includono: cattiva regolazione del sistema nervoso autonomo, atassia cerebellare, ipotonia, ritardo dello sviluppo, disturbi del comportamento, depressione, cefalea e mal di testa. Se il glutine è il sospetto agente dannoso, allora non c’è bisogno di invocare il danno intestinale e la carenza nutrizionale per spiegare la miriade di sintomi sperimentati da coloro che soffrono di celiachia e di sensibilità al glutine non celiaca. Questo è ciò che viene detto “Sindrome di sensibilità al glutine.”

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