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L'INVALSI ci suggerisce come boicottare le prove

Creato il 24 aprile 2013 da Pedagogika2

La novità delle prove INVALSI di questo anno scolastico (2012/2013) è data in particolar modo dalla restituzione delle stesse alle singole scuole. L'INVALSI ha realizzato una guida esplicativa sul punto. L'INVALSI ci suggerisce come boicottare le provePer espressa ammissione dell'attuale commissario dell'INVALSI queste prove possono essere in sostanza utili per la competizione tra le scuole, infatti, lo stesso afferma che la competizione e l’emulazione possono essere utili, ma solo se avvengono con modalità non distorsive, si rileva che l'accesso ai dati delle prove Invalsi è aperto per ogni istituzione scolastica, al dirigente, al referente per la valutazione, al presidente del consiglio di istituto e a tutti i docenti. Dirigente scolastico e referente per la valutazione hanno la possibilità di visualizzare tutte le tavole e i grafici resi disponibili. 
Il presidente del consiglio di istituto - ma né l'Invalsi né il Miur spiegano in base a quale potere e diritto - può analizzare i dati della scuola restituiti con informazioni sul cheating e sullo stato socio-economico del contesto familiare e i dati sul cheating delle singole classi. Ogni docente, come componente del collegio dei docenti, può accedere ai dati della scuola nel suo complesso e, nel caso faccia parte del relativo consiglio di classe, può avere a disposizione i risultati conseguiti dalle singole classi.Ma vi è di più, l'INVALSI fornisce alle scuole che, nella persona del dirigente scolastico, ne fanno richiesta, una cartella al cui interno sono presenti due file excel per ogni classe, ognuno dei quali contiene dati e risultati dei singoli studenti. Spiegazioni dettagliate sulla lettura e l’utilizzo di questi file verranno fornite su richiesta delle scuole.
Il testo "Rilevazione degli apprendimenti nell'anno scolastico 2012-2013 (Prot.num.0012619 del 16/10/2012) pone però "un'attenzione particolare alla normativa della protezione dei dati personali.....a tale fine i dati di contesto socio culturale e delle motivazioni intrinseche degli studenti vengono rilevati dall'Invalsi in forma anonimizzata". In sostanza però andando avanti nel testo si scopre che a discrezione della scuola i risultati potranno essere ricondotti al singolo studente, l'anonimato qui, svanisce.
I dati restituiti dall’INVALSI riguardano fondamentalmente tre aspetti:
- l’andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell’Italia, dell’area geografica e della regione di appartenenza;
- l’andamento delle singoli classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso;
- l’andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni singola prova.
La lettura e l’interpretazione delle tavole e dei grafici possono essere quindi sia un utile strumento di diagnosi per migliorare l’offerta formativa all’interno della scuola, sia un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree di criticità al fine di potenziare e migliorare l’azione didattica.
Ma in quale caso le prove non verranno restituite?
L'Invalsi nel corso della somministrazione delle prove ha rilevato ciò che tecnicamente viene definito cheating (letteralmente: barare, imbrogliare) è un fenomeno osservato attraverso un controllo di tipo statistico sui dati e si riferisce a quei comportamenti “impropri” tenuti nel corso della somministrazione delle prove. È stato, infatti, osservato come in alcuni casi, e secondo modi e forme differenti, gli studenti forniscano risposte corrette, non in virtù delle loro conoscenze, ma perché copiate da altri studenti o da libri e altre fonti (student cheating) o, persino, suggerite più o meno esplicitamente dai docenti (teacher cheating)
A tutela, l'istituto di valutazione dichiara, nella guida per la lettura dei dati Invalsi che l’INVALSI non restituisce i risultati di quella o di quelle classi in cui più del 50% degli studenti (da questa percentuale sono esclusi gli studenti disabili per i quali la prova non è obbligatoria) non ha compilato il fascicolo delle prove, ad es. perché assenti. I dati non saranno restituiti anche nel caso di classi con un elevato indice di propensione al cheating, ossia per quelle classi in cui più del 50% del punteggio osservato è da attribuire a comportamenti anomali. La scuola non riceverà inoltre l’esito complessivo della rilevazione se più del 50% delle classi si trova nelle situazioni descritte, ma riceverà solo i risultati delle classi con comportamenti corretti. L'INVALSI ci suggerisce come bloccare la sperimentazione dell'autovalutazione correlata a se stessa:
  • Scioperare nelle giornate delle prove
  • Non presentarsi a scuola/ Non mandare i propri figli a scuola
  • Copiare (Cheating)
  • Barare (Cheating)
  • Alterare la compilazione delle prove/quiz

Ricordo che le date delle prove INVALSI sono:
07.05.2013: Prova preliminare di lettura per le classi II e prova di Italiano per le classi II e V primaria
10.05.2013: Prova di matematica per le classi II e V primaria e Questionario studente per la classe V primaria
14.05.2013: Prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente per le classi I della scuola secondaria di primo grado
16.05.2013: Prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente per le classi II della scuola secondaria di secondo grado
http://www.invalsi.it/snvpn2013/documenti/Lettere/Rilevazione_apprendimenti_as2012_2013.pdf
http://www.komedia.it/invalsi/guida_invalsi.html
http://www.invalsi.it/snv2012/documenti/privacy/INFORMATIVA_2012.pdf
http://www.invalsi.it/snvpn2013/documenti/normativa/DIRETT_INVALSI_2012.pdf
http://www.invalsi.it/snvpn2013/index.php?action=home

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