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L’ISIS attacca Bruxelles, 34 morti

Creato il 22 marzo 2016 da Candidonews @Candidonews

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Ennesimo attentato. E giù a parlare di chiudere le frontiere. E lo stato di polizia nelle città è dietro l’angolo. Terrorismo = terrore. Ci vogliono chiusi in casa, nel panico, pronti ad usare leggi repressive per limitare le nostre libertà. Io non ci sto! I controlli si devono fare ma la vita deve continuare!

Non sono bastati arresti, perquisizioni ed operazioni delle forze di sicurezza. Sotto le bombe è caduta anche Bruxelles.L’ISIS ha rivendicato l’azione. È un fenomeno inarrestabile. Bisogna prenderne atto e metterlo in conto. Come da anni accade in Israele. Vivere normalmente, con la consapevolezza di poter rischiare, ogni giorno

Il terrorismo, in sintesi, non deriva più da fuori ma è attuato da cittadini dell’Unione Europea. E quindi andrebbe trattato come gli altri terrorismi nazionali, così com’è stato per le BR in Italia, ad esempio. La chiusura delle frontiere c’entra poco. In più spesso i terroristi arrivano da quartieri degradati delle grandi metropoli, zone ghetto covo di risentimento ed ambiente propizio per far crescere l’intolleranza. Integrazione e lotta alla criminalità. I due ingredienti per cercare di combattere, come meglio si può, ciò che sta accadendo in questo inizio millennio in Occidente. Non è utile andare a bombardare la Libia. Eppure la strada più comoda sarà quella. Ahimè.


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