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L’Islanda, il Fondo Monetario Internazionale, la rivoluzione contro il debito e le scie chimiche

Creato il 10 settembre 2011 da Tnepd

L’Islanda, il Fondo Monetario Internazionale, la rivoluzione contro il debito e le scie chimiche

L’Islanda, il Fondo Monetario Internazionale, la rivoluzione contro il debito e le scie chimiche Se non vi siete ancora documentati sulla crisi in Islanda e sul rifiuto degli Islandesi di pagare i debiti creati dalla scorretta gestione della finanza, leggetevi quanto meno l’articolo L’islanda, la crisi, la rivoluzione censurata, i banchieri, la sovranità monetaria … Di questa storia poco si parla al di fuori dei blog e dei siti di informazione indipendente (con alcune eccezioni, vedi un video di repubblica tv ed un buon articolo conciso e chiaro su CQ), per cui quando oggi ho saputo dei dissapori tra Islanda e Fondo Monetario Internazionale non ho trovato facilmente siti di quotidiani o di altre riviste famose che ne davano notizia. Ho potuto leggere qualcosa sul sito dell’ASI, ove ho trovato l’articolo Islanda il fondo monetario internazionale se ne va dal quale riporto alcune righe:
Come riportano diversi servizi della tv pubblica islandese Ruv, l’FMI ha portato a termine la sua sesta revisione dell’economia nazionale islandese a Washington, ritenendo non necessario continuare il proprio lavoro sull’isola dell’Atlantico. L’FMI concluderà quindi le operazioni in Islanda, e la lascerà.

(…)

Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l’Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di BCE, FMI o World Bank, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione, e un coinvolgimento dell’opinione pubblica nazionale tra le più alte d’Occidente.

Sul sito ilmattinonline compare l’articolo Islanda fondo monetario internazional fora di ball dal quale traggo queste righe:

In tempi di “presunti” salvataggi nazionali (salvataggi de cusé, po’…forse delle chiappe dei finanzieri mondialisti!), portati avanti con ricette interventiste calate dall’alto, col taglio netto di economie e amministrazioni pubbliche dei vari stati, la piccola e irriducibile isola scandinava ha deciso di fregarsene di tutto e di tutti e di difendere, a modo suo, l’economia nazionale! Ma come, avranno pensato i poteri forti internazionali, uno Stato che si ribella al Nuovo ordine mondiale supercentralizzato e che riesce a uscire dal pantano socio-economico? Sacrilegio!

L’FMI, dopo 3 anni se n’é dovuta andare dall’Islanda! Come ha riportato di recente la Tv nazionale Islandese, l’FMI ha concluso la sua 6a Revisione dell’economia di Reykjavik a Washington, ritenendo non necessario continuare il proprio lavoro sull’isola dell’Atlantico. Il Premier Johanna Siguroardottir ha annunciato (con gran gioia sua e del suo Popolo!) la partenza dei funzionari durante una conferenza stampa nei giorni scorsi, precisando che la ricostruzione economica del Paese è sulla strada giusta e con ulteriori miglioramenti già in atto! 

Da notare che in Islanda siamo arrivati addirittura al punto che è già iniziato il processo all’ex primo ministro accusato di avere gestito male la crisi economica. Dal sito euronews, e precisamente dall’articolo A processo l’ex primo ministro islandese, traggo le seguenti righe:
Il processo divide l’opinione pubblica: una buona parte degli islandesi giudica l’ex capo del governo responsabile delle conseguenze della gestione della crisi. Altri, tra i quali il capo dello stato, Olafur Ragnar Grimmson, puntano l’indice sull’Unione europea, che avrebbe esercitato pressioni troppo alte sull’esecutivo.

L’Islanda, il Fondo Monetario Internazionale, la rivoluzione contro il debito e le scie chimiche

Cielo islandese: quelle “cose” bianche non sono nuvole ma scie!

Ma siamo sicuri che questa sorta di rivoluzione possa portare alla salvezza i cittadini Islandesi? Lo speriamo vivamente ma non possiamo fare a meno di notare che il cielo dell’Islanda è coperto dalle stesse velenose strisce bianche che ormai tendono addirittura a sostituire le nubi in quasi tutto il pianeta (tanto sono fitte e frequenti). Che salvezza ci può essere se si è liberi dai debiti artificiali imposti dalla casta dei banchieri e poi si viene avvelenati giorno e notte da questi aerei incivili?

E mi sorge come sempre un dubbio; e se per caso qualcuno all’interno del sistema avesse manipolato questa opposizione al sistema di rapina delle banche per evitare che venissero criticate cose ancora più terribili e nascoste dello strozzinaggio?

Quello che è sicuro è che il cielo dell’Islanda purtroppo assomiglia al nostro, attraversato da decine e decine di aerei che spargono intenzionalmente veleni da appositi dispositivi distinti dallo scarico dei motori.

A conferma vedi i due video seguenti (i titoli che compaiono sopra ciascun video sono la traduzione italiana dei titoli originali).

Primo video: “Scie chimiche sopra Reykjavík – Islanda 28  febbraio 2008″

Secondo video: “Delirio di scie chimiche in Islanda” (16 settembre 2010)

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