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+L’Istat conferma: è boom di espatriati – Italia sempre meno attrattiva+

Creato il 10 dicembre 2014 da Fugadeitalenti

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Ormai quasi non fa più notizia. Forse perché ci siamo rassegnati a un destino di sopravvivenza. Augurando buona fortuna a chi se ne va.

Le ultime statistiche Istat sulle migrazioni dall’Italia, rese note ieri, ci raccontano che 82mila connazionali hanno lasciato la Penisola lo scorso anno. Si tratta del maggior incremento in dieci anni, +20,7% rispetto al 2012.

Pazienza se ancora una volta i dati Istat differiscono in maniera abbastanza significativa da quelli dell’Aire (che nel 2013 contava 94mila italiani espatriati… 14mila in più): il trend di crescita nell’emigrazione tricolore si conferma in ascesa, a fronte di un Paese ancora nelle sabbie mobili. Soprattutto, riguarda la fascia della popolazione più attiva e in età da lavoro: la maggior parte degli espatriati ha tra i 20 e i 45 anni, con un’età media di 34 anni.

Altri indicatori confermano la situazione buia: il 30% degli espatriati è laureato. Anche questa percentuale è in crescita, rispetto al recente passato, ed è soprattutto superiore alla percentuale media di laureati tra la popolazione (espatriano dunque percentualmente più laureati, di quanti non siano presenti in media sul totale della popolazione italiana). Se non è perdita di capitale umano questa…

La méta preferita dai laureati è la Gran Bretagna: proprio la Gran Bretagna, insieme a Germania, Svizzera e Francia, si conferma tra i Paesi più battuti dai nostri emigranti. Un dato, uno solo, rappresenta la perdita netta di capitale umano per l’Italia: Oltremanica inviamo 3317 laureati. In cambio, ne otteniamo 687. Chi ci perde?!?

Che l’Italia sia un Paese poco attrattivo (qui sta il punto…) lo conferma pure il saldo migratorio, che qui riassumiamo in pochi -chiari- punti:

-a livello generale, il saldo migratorio nel 2013 è stato pari a 182mila unità. -25,7% rispetto al 2012, il valore più basso dal 2007;

-calano gli immigrati: 307mila lo scorso anno (-12,3%);

-calano anche i “controesodati” italiani (28mila, mille in meno rispetto al 2012);

-aumentano gli stranieri che lasciano l’Italia, per un altro Paese: 44mila (+14%).

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