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L’Itala Giuditta – Opera steampunk in cinque atti (di Chiara Prezzavento)

Creato il 31 gennaio 2012 da Mcnab75

L’Itala Giuditta – Opera steampunk in cinque atti (di Chiara Prezzavento)

L’Itala Giuditta – Opera steampunk in cinque atti
di Chiara Prezzavento
eBook autoprodotto
0.99 euro (formato ePub)
Acquistabile qui.

Sinossi

1857: in un Regno Lombardo Veneto dominato dagli Austriaci col terrore e col vapore, si apre il sipario sulle avventure dell’audace Giuditta Pasta, un tempo idolo dei teatri lirici, ora pronta per il ruolo più drammatico della sua vita – quello di musa delle rivoluzioni.

Intanto a Firenze, chiuso nella sua cantina, un dotto e pio inventore lavora con riluttanza a un segretissimo marchingegno che potrebbe cambiare le sorti dell’Europa intera.
Tra misteriose armi, abati timidi e calabroni a vapore, riuscirà l’incomparabile Giuditta a sottrarsi alla Regiaimperial Polizia, trascinare all’azione i timorosi e metter mano all’Unità d’Italia? (tratta dal sito dell’autrice).

Commento

Che lo steampunk sia il sottogenere emergente della narrativa fantastica è un dato di fatto.
La passione per il “vapore” ha in realtà attecchito più all’estero che in Italia, ma l’onda cresce e i primi schizzi sono arrivati anche qui.
Complice il 150° dell’Unità del nostro paese, ci sono scrittori che stanno rivisitando le “italiche faccende” in chiave steampunk. Mi vengono in mente Risorgimento di Tenebra, oppure Alessandro Forlani.
Questo romanzo breve di Chiara Prezzavento l’ho scoperto invece per caso, sfogliando, al mio solito, il catalogo di Amazon.
Il prezzo irrisorio vale quasi sempre il rischio di un acquisto a occhi chiusi (non avevo mai letto nulla di Chiara). Poi, se va di fortuna, si scopre di aver fatto un affare. Ecco, io non sono dispiaciuto di aver comprato L’Itala Giuditta.

Steampunk atipico, per ambientazione e protagonista. Ancor più per il linguaggio narrativo, che si rifà a quello storico dell’epoca trattata (1857 e dintorni). Un esperimento coraggioso e lessicalmente riuscito. Per quanto lo stile, volutamente arcaico ed elaborato, possa sembrare inizialmente ostico, ci si lascia presto coinvolgere e lo si gusta col sorriso sulle labbra.
Dal lato tecnico/scientifico non ci deve aspettare granché. L’Impero Austriaco è dotato di macchinari evoluti, tra cui alcuni bizzarri velivoli decisamente anacronistici. Il perché è riassunto in poche righe e viene dato quasi per scontato dalla voce narrante. Un giovamento per chi non ama l’infodump, un po’ meno per chi, come me, apprezza una ricostruzione più a 360° di un qualsiasi scenario ucronico.

Detto ciò la storia è divertente, garbatamente sopra le righe e impreziosita da protagonisti fuori dal comune, su di tutti Giuditta Pasta, cantante lirica un po’ attempata, che si erge a improvvisata e un po’ buffa paladina della libertà d’Italia.
Non aspettatevi uno steampunk fatto di battaglie (che pur ci sono) e di mirabolanti descrizioni tecnovaporose. L’Itala Giuditta punta tutto su ritmo, brio e atmosfere in fondo scanzonate.
Posti ben chiari questi punti potete procedere all’acquisto e godervi la lettura. Forse lo steampunk vero è altra cosa (qualcuno non mancherà di farcelo sapere, non temete), ma il romanzo breve della Prezzavento non lascia insoddisfatti, è coraggioso ed è ben scritto.
Tanto mi basta.


Filed under: libri, recensioni

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