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L’Italia discrimina le donne, anche con la paura

Da Lalternativa

Riproponiamo l’elenco delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare, scritto dalla giovane Arabella Soroldoni e letto da Laura Morante durante la trasmissione Vieni via con me. Arretratezza sociale, violenza, ignoranza, immaginario collettivo che vede nella donna solo un oggetto del desiderio dell’uomo. Sono alcune delle migliaia di cose che vorremmo riuscire a cambiare.

Ecco l’elenco:

1.    Avere paura di uscire quando cala il buio

2.    Avere paura di uscire con il cane quando fuori non c’è nessuno
3.    avere paura di un marito geloso
4.    essere picchiata da un marito geloso
5.    essere uccisa da un marito geloso
6.    non poter indossare un abito corto sui mezzi pubblici
7.    essere molestata in metropolitana
8.    sentir dire che si è state molestate perché si indossava un abito corto
9.    essere licenziata perché si vuole avere un figlio
10.    non trovare lavoro perché si è brutte
11.    non trovare lavoro perché si è troppo giovani
12.    non trovare lavoro perché si è troppo vecchie
13.    avere paura di non essere più accettata perché arrivano le rughe sul viso
14.    essere presa in giro perché si piange davanti a un film
15.    essere stuprata, molestata, insultata
16.    vedere le donne rappresentate costantemente come veline o come escort
17.    essere considerata intelligente, quindi pericolosa
18.    essere considerata bella, quindi stupida

Prima di questo intervento, ce ne sono stati altri due molto belli: quello della radicale Emma Bonino e quello del nuovo segretario della Cgil, Susanna Camusso. Dall’elenco di entrambe, è emerso un disagio comune a tutte le donne, italiane e straniere, sia nel mondo del lavoro sia nella vita quotidiana. Dal possesso stesso della propria vita (il comandamento dice Non desiderare la donna d’altri) alla decisione di dare la vita a un’altra persona (il diritto di essere madre e non quello di abortire). Dalle discriminazioni al lavoro (sono un medico ma non un primario) alle difficoltà di conciliare carriera e maternità (ho firmato un foglio in bianco che prevede la gravidanza).

Chiediamo ai lettori de L’Alternativa da dove si può cominciare a cambiare? Aspettiamo le vostre proposte, anche in video-interventi.


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