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l'Italia è un paese per mamme?

Da Marlenetrn

l'Italia è un paese per mamme?L'italia è un paese per mamme? 
Questo il tema della trasmissione che ho registrato stamattina per la Rai. Mi hanno pagato viaggio e hotel per rispondere ad una domanda dalla risposta fin troppo ovvia. mi hanno truccato e pettinato, da un lato la Isoardo, dall'altro,  la conduttrice del tg2, la rossa, nocerino credo si chiami, in mezzo io. Microfonata, posizionata in studio, tra un professore e un altra mamma. 3,2,1 in onda. Il treno di cui parlavo mi ha portato a roma negli studi della rai (onestamente non capita tutti i giorni di essere invitata in tv, se ci sono potuta venire è grazie a mia mamma che per l'ennesima volta mi ha tenuto la piricii) Per parlare di mamme. Per dire se l'Italia è un paese per mamme.
La cronaca nera degli ultimi giorni parla da sola.
Ci sono le mamme imprenditrici, blogger, multitasking, le mamme geek, sempre connesse, sempre informate, sempre sul pezzo, quelle che si indignano e quelle che si ribellano, quelle che si riscoprono forti e volenterose e capaci. Le precarie, le ricercatrici, le impiegate.
Poi ci sono le altre mamme, quelle stanche, quelle abituate a sopravvivere, piegate, che non ci credono che qualcuno le possa sentire. Quelle che hanno troppo a cui pensare per pensare a se stesse, quelle che avevano dei progetti, dei sogni che sono sbiaditi man mano che i problemi aumentavano. Sono quelle con il marito, disgraziato o che non ce la fa da solo a sostenere le famiglie o che è in cassa integrazione, che a volte sarebbe meglio fosse disoccupato così un lavoro può cercarselo, invece in cassa manco i cessi puoi andare a pulire, altrimenti rischi che te la levino pure quello schifo di cassa. Sono quelle che hanno dei figli a cui dare da mangiare e che si rimboccano le maniche e vanno nei sottani per tirare avanti. Perché non c'è altro. Se non vai nei sottani ci sono i magazzini, ma cambia poco. 
Sono l'Italia che non conosciamo, che facciamo finta di non vedere, che ogni volta è uno stupore sterile quando viene alla ribalta. è l'Italia delle donne, quasi tutte mamme credetemi, che sostiene silenziosa la famiglia. 
In sti giorni tutti si stupiscono perché 4 disgraziate sono morte ammazzate sotto un palazzo per 4 euro all'ora e in nero pure. ma se il palazzo non cadeva chi le andava a spiare? tutti si indignano, parlano di diritti, di tutela, di legge, dicono si potevano salvare, ma intanto tutti hanno fatto finta di niente, perché non diciamoci cazzate tutti lo sanno, sapevano di loro, come sanno ti tutte le altre povere disgraziate chiuse nei sottani e nei magazzini. Però nessuno dice niente, tutti stanno zitti chinano il capo e faticano. Perché se vuoi faticare devi stare zitto. Perché se parli, se ti ribelli, se vuoi far valere i tuoi diritti sei fuori, e per te che esci ce ne sono pronte altre dieci a stare zitte pur di lavorare. Durerà il tempo che i mas media vorranno, poi troveranno altro di peggio su cui sparlare, poi tutto tornerà alla normalità, con le mamme che si alzano di notte baciano i figli che dormono e si infilano in un sottano. Fino al prossimo morto ammazzato. Perché è così, è sempre stato così e così continuerà ad essere e non saranno queste 4 morte a cambiare le cose, povere e loro.
Ve lo dico io che in questa realtà ci sono immersa fino al collo, da quando ci sono nata, che se chiedi al caporale un giorno di permesso ne ottieni 3 ma non per merito ma per punizione. Che non puoi metterti in malattia. Dove i legamenti dei polsi si allentano a furia di filmare la verdura con i celophan per 14 ore al giorno. E le caviglie si gonfiano a stare sempre in piedi, ferme, sul posto, le gambe cedono e gli occhi si incrociano e puoi andare al bagno solo una volta e o pisci o mangi, almeno che non ti ingegni e fai tutto insieme nei cinque minuti d'orologio concessi. Dove la puzza di colla ti entra nel cervello e ti droga e le pelli ti consumano le mani. Che quando torni a casa è di nuovo buio e i figli dormono e non li vedi manco crescere. No non siamo nel medioevo, siamo nel 2011 ed è tutto vero.
Tutto per una schifo di paga, per firmare un contratto falsissimo, dal quale risulta tutto in regola e invece in regola non c'è un cazzo. i controlli ci sono, certo, ma lo sanno prima e sistemano tutto, ti preparano e guai a dire una parola di troppo a far trapelare qualcosa. Che sei vuoi stare davvero in regola devi lavorare il doppio e i giorni di contributi versati non corrispondono mai a quelli effettivi. Non si dovrebbero dire queste cose, si devono sussurrare e accettare e basta che è meglio così che niente. E poi devi essere reperibile, sempre, perché se ti chiamano e non ci vai non ti chiamano più. però se vuoi mangiare devi lavorare e allora sei disposta a tutto e sei anche orgogliosa di quel lavoro, guai a chi te lo tocca, lo difendi con le unghia e con i denti, ma lui a te ti uccide e non lo sai. Eppure chi comincia a lavorare in nero spesso finisce di vestirsi dello stesso colore, ma non ci pensiamo, l'importante e mettersi in tasca i soldi per la spesa, per le bollette per il mutuo, poi ce lo ricordiamo solo quando c'è qualche morto ammazzato. Ma non si spaventa nessuno, capita, finché succede agli altri a noi non riguarda. Silenzio e chi deve vedere è cieco, è sordo, e poi fa finta di sorprendersi. 
Si chiama omertà, e siamo tutti complici, perché non abbiamo le palle per alzare la voce. Perché siamo tante, mi ci metto in mezzo e se vogliamo sto cazzo di sistema di merda cambia. Ma a quanto apre ci sta tutto bene così. Per questo non mi stupisco, e dico che un po' quelle quattro se la sono anche cercata, perché si sono arrese ad un sistema malato, che sta uccidendo anche tutte quelle che conosco, che si lamentano, si spendono in imprecazioni, anche se i soldi poi li buttano in dottori e cure e medicine, perché il fisico si debilita, si ammala, invecchia presto, ma intanto ci vanno lo stesso, al magazzino, a tagliare la verdura nei campi con le foglie gelate e gli stivali mezzo metro nel fango, nei sottani, in mezzo alla polvere, le colle, al buio, perché i soldi non te li regala nessuno, dicono.
e poi dicono che l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro. quale lavoro?e poi mi chiedono se l'Italia è un paese per mamme, quali mamme?
Song: Franco Battiato - La Stagione Dell'amore

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