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L’Italia piange Pietro Mennea, la freccia del sud

Creato il 21 marzo 2013 da Yellowflate @yellowflate

download (75)Lutto nello sport italiano: è morto Pietro Mennea. Il campione azzurro è scomparso questa mattina in una clinica romana. La ’Freccia del Sud’ Pietro Mennea aveva di 61 anni.

Lo sprinter, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Mosca 1980 sui 200 metri e per 16 anni detentore del record del mondo sulla distanza, era nato a Barletta il 28 giugno 1952.

Il Presidente del Coni, Giovanni Malago’, appresa la notizia telefonicamente mentre era in viaggio verso Milano, ha deciso di annullare gli impegni istituzionali e di far rientro a Roma. Nel pomeriggio sara’ allestita la camera ardente al Coni.

Mennea iniziò la sua lunga carriera atletica internazionale nel 1971, quando debuttò ai Campionati europei con un terzo posto nella staffetta 4×100 metri e un sesto nei 200 metri. Fece il suo debutto olimpico a Monaco di Baviera, ai Giochi olimpici estivi del 1972, dove raggiunse la finale dei 200 m, la specialità nella quale era più forte. Si piazzòal terzo posto. 

Ai Campionati europei del 1974, Mennea vinse l’oro nei 200 m davanti al pubblico di casa di Roma, e fu secondo nei 100 m. Nel 1978, a Praga, difese con successo il suo titolo europeo dei 200 m, ma mostrò le sue doti anche sulla distanza più breve, vinta anch’essa. In quell’anno si aggiudicò anche l’oro nei 400 metri piani agli europei al coperto.

 

Nel 1979, Mennea, studente di scienze politiche, prese parte alle Universiadi, che si disputavano sulla pista di Città del Messico. Il tempo con cui vinse i 200 metri piani, 19″72, era il nuovo record del mondo

In quanto detentore del primato mondiale, Mennea era senz’altro uno dei favoriti per l’oro olimpico a Mosca . Vinse anche il bronzo con la staffetta staffetta 4×400 metri.

Mennea, soprannominato la Freccia del Sud, nel 1981 annunciò il suo ritiro concedendosi più tempo per lo studio. Successivamente ritornò sui suoi passi e l’anno dopo prese parte agli europei gareggiando però solo nella 4×100 che arrivò quarta.

Il 22 marzo 1983 stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani, con 14″8 sulla pista dello stadio Comunale di Cassino: questo primato è ancora imbattuto, perché il tempo di 14″35 stabilito il 17 maggio 2009 da Usain Bolt a Manchester non è stato omologato dalla Federazione in quanto stabilito su pista rettilinea.

Successivamente partecipò alla prima edizione dei mondiali che si svolse ad Helsinki dove vinse la medaglia di bronzo nei 200 e quella d’argento con la staffetta 4×100. Un anno dopo, scese in pista nella sua quarta finale olimpica consecutiva dei 200 m, primo atleta al mondo a compiere tale impresa. In quest’occasione, anche se campione uscente, terminò al settimo posto e, a fine stagione, si ritirò dalle competizioni per la seconda volta.

Ancora una volta, Mennea fece il suo ritorno e gareggiò nelle sue quinte Olimpiadi a Seul nel 1988, sempre nei 200 metri, dove si ritirò dopo aver superato il primo turno delle batterie.

Dal punto di vista tecnico Mennea (come in seguito Carl Lewis ) aveva una partenza dai blocchi relativamente lenta ma progressivamente accelerava riuscendo a raggiungere velocità di punta superiori a qualunque atleta.  Sempre grazie alla sua eccezionale velocità di punta le ultime frazioni e le relative rimonte di Mennea nella 4×100 (nelle quali partiva lanciato) erano impressionanti per la superiorità sugli altri atleti.

 


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