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L’Italia vince il torneo di Tbilisi, ma la strada è ancora lunga

Creato il 17 agosto 2015 da Basketcaffe @basketcaffe
Italia vince in Georgia - © 2015 Facebook Federazione Italiana Pallacanestro - Le Nazionali di basket

Italia vince in Georgia – © 2015 Facebook Federazione Italiana Pallacanestro – Le Nazionali di basket

La sconfitta nella terza e decisiva sfida contro la Germania nella Trentino Cup aveva tolto a Datome e compagni la gioia di portarsi a casa il primo trofeo estivo. Ieri sera, invece, l’Italia è riuscita a imporsi anche nella sfida contro i padroni di casa della Georgia per 87-67 vincendo la Tbilisi City Hall Cup, dopo le due nette vittorie contro Lettonia ed Estonia di venerdì e sabato. Nonostante le tre imposizioni con largo scarto nel punteggio la Nazionale Italiana in Georgia ha mostrato probabilmente tutti i propri pregi ma anche i propri difetti: se nella metà campo offensiva, infatti, il talento individuale e la quantità di tiratori è da far spavento a qualsiasi nazionale avversaria, nella metà campo difensiva i problemi di comunicazione, le mancate rotazioni e le troppe distrazioni non sono state punite troppo spesso perché gli avversari erano piuttosto limitati a livello di talento, ma a Eurobasket 2015 sarà un’altra cosa. Questo torneo ad ogni modo era utile per fare gamba e per inserire Bargnani, Belinelli e Gallinari costretti dalle regole NBA-FIBA a stare fuori nelle prime settimane di raduno: pur con qualche intoppo, comunque, i tre si sono inseriti alla grande risultando da subito decisivi grazie alle loro doti offensive.

Ne è consapevole anche il coach Simone Pianigiani:

“Oggi abbiamo disputato una buona partita. Ora ci aspettano altre 6 partite in 15 giorni per provare ad essere pronti per squadre più forti.”

Così com’era stato il torneo a Trento, anche questo a Tbilisi non è provante per gli azzurri, perché se è vero che con la Georgia è stata partita vera (almeno per l’aggressività e la quantità di contatti), Lettonia ed Estonia, entrambe che parteciperanno ai prossimi Europei, sono sembrate veramente di un livello più basso rispetto alla nostra nazionale. Con i lettoni la partita non è mai stata in discussione (82-63 il finale), due parziali netti fin da subito con Gallinari (22 punti), Bargnani (15) e Belinelli (13) a guidare tutto il gruppo. Con l’Estonia la partita è durata 1 quarto (chiuso per altro sotto) e si è conclusa con il parziale incredibile di 34-5 del secondo quarto (85-61 il finale), con Bargnani (15) e Gentile (12) migliori marcatori. Infine la sfida di ieri, che come detto è stata l’unica con l’intensità da partita vera, e che gli azzurri sono stati bravi a vincere ancora una volta nel secondo quarto, portandosi avanti nel punteggio in doppia cifra e gestendo nel secondo tempo. Gentile (18), Gallinari (17) e Datome (15) hanno guidato i compagni in una gara caratterizzata dalla percentuale irreale dell’Italia, che in pratica non ha sbagliato un tiro: 20/30 da due, 12/22 da tre.

Cosa esce da questo torneo? Come detto le note positive arrivano dalla metà campo offensiva. Il talento a disposizione di coach Pianigiani è tantissimo e non sarà neanche così facile riuscire ad utilizzarlo bene. Ieri per la prima volta hanno giocato insieme degli scampoli di partita i 4 NBAers, Bargnani, Gallinari, Datome, Belinelli con Cinciarini da playmaker. 4 tiratori formidabili, due lunghi che aprono il campo e possono battere qualsiasi avversario in 1vs1 e se il pallone si muove difficilmente le difese riescono ad adattarsi. Proprio il movimento del pallone però è un problema, perché troppo spesso l’attacco azzurro è un isolamento in post basso (va bene cercare il miss-match ma senza abusarne) oppure si parte e si finisce con dei pick&roll (spesso pick&pop) centrali. Anche qui, il P&R rimane un’arma decisiva nel basket moderno, per poter prendere vantaggio velocemente nell’azione e forzare dei cambi difensivi, però trovarsi a fare 3-4 situazioni di questo tipo all’interno della stessa azione senza aver mosso la difesa, difficilmente porta risultati. Non li ha portati ai Cavaliers con LeBron James, quindi difficilmente potrà succedere con la nostra Nazionale. Ad ogni modo poche squadre a Eurobasket 2015 potranno contare su un gruppo di 12 giocatori veri da ruotare capaci tutti di risultare determinanti all’interno della partita. E Pianigiani invece li ha.

E sono tre! Anche stasera gli Azzurri posso festeggiare…stavolta con la Coppa! Date un'occhiata alla vittoria contro la Georgia (87-67)! #ItaGeo

Posted by Federazione Italiana Pallacanestro – Le Nazionali di basket on Domenica 16 agosto 2015

Resta infine da trovare la quadratura del cerchio in difesa: tantissima fatica a difendere sui pick&roll avversari, con il nostro lungo attaccato molto spesso dal piccolo avversario sia nelle situazioni di aiuto-recupero sia in quelle di cambio. Con Cusin i problemi sono meno accentuati, mentre con Bargnani si vedono un po’ di più. Non è colpa solo del nuovo acquisto dei Nets (che ha comunque una posizione del corpo in difesa davvero pessima), perché molto spesso la scelta difensiva era quella di essere aggressivi sulla palla e sono mancate le rotazioni dal lato debole delle guardie, che hanno permesso dei facili canestri ai lunghi avversari. Gallinari, Gentile, Belinelli, Aradori e Datome dovranno migliorare molto su queste letture per farsi trovare pronti ad aiutare, dando il tempo al nostro lungo di aiutare il play e poi tornare sul suo uomo.

Il tempo stringe ma Pianigiani sa di avere per le mani una delle Nazionali italiane più forti di sempre. Ora toccherà a lui, e ai giocatori, capire dove e come migliorare quando le partite si faranno più serie e quando la tensione non permetterà di segnare con quelle percentuali.

 

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