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L’Olimpia Milano è campione d’Italia 2014!

Creato il 28 giugno 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

“Red Shoes are back”. Recitava così lo slogan sulle magliette dei giocatori di Milano nel momento delle premiazioni. L’Olimpia dopo 18 anni di grandi delusioni torna a essere campione d’Italia battendo la Mens Sana Siena 74-67 (Gentile 18 punti, Melli 11+13; Green 15) in una gara 7 davvero emozionante.
Uno Scudetto, il 26esimo della storia (più di chiunque altro), che mancava dal 1996, dalla Stefanel di Nando Gentile, Gregor Fucka e Dejan Bodiroga. Il primo successo per l’Olimpia targata Giorgio Armani, che in queste stagioni ha investito tantissimo ricevendo indietro solo grandi delusioni. Fino a questa sera, una vittoria che a detta sua lo ripaga di tutti gli sforzi economici che ha fatto.

E’ stata dura, ben 7 gare di una serie finale combattutissima contro una Montepaschi Siena orgogliosa e mai doma: Milano però ha vinto davanti ad un pubblico meraviglioso dopo una stagione regolare dominata con autorità ma soffrendo forse più del dovuto.

#SerieABeko #IMieiPlayoff L'#MVP della Finale è Alessandro #Gentile @OlimpiaEA7Mi! pic.twitter.com/1WjRAd8YyR

— LegaBasket (@LegaBasketA) 27 Giugno 2014

L’arrivo da Siena di coach Luca Banchi, di Hackett, Moss e Kangur doveva far fare l’ultimo definitivo salto di qualità vincente ad un gruppo che anche le scorse stagioni sembrava più forte degli altri ma che nel momento decisivo non era mai riuscito a imporsi. Le cose sembravano non essere cambiate troppo con il mancato approdo alle Final Four di Eurolega, e prima ancora con l’uscita al primo turno nelle Final Eight di Coppa Italia, tra l’altro in casa. Invece la vittoria dello Scudetto lava via i tanti problemi vissuti e cancella tutti gli spettri che i giocatori milanesi avevano dentro la testa.

Dopo aver rischiato l’ennesimo crollo, sotto 3-2 e con le spalle al muro, la corazzata con Langford, uno dei primi cinque giocatori d’Europa, con Alessandro Gentile (scelto al secondo giro del Draft NBA dagli Houston Rockets), con Samardo Samuels, con David Moss, e con tutti gli altri, ha saputo riorganizzare le idee, compattarsi e rialzarsi dopo la sconfitta casalinga di gara 5, andando a guadagnarsi un tanto atteso Scudetto.

E la Montepaschi Siena? Sicuramente non si può che fare un enorme applauso a questa squadra per tutto quello che ha dovuto sopportare in questa stagione e per l’obiettivo raggiunto. Purtroppo oltre alla sconfitta sul campo c’è da affrontare quella ancora più grave del fallimento. Dopo sette scudetti consecutivi (otto in tutto) infatti Siena non sarà al via del prossimo campionato per i noti problemi societari e lo scudetto campeggerà invece, per la prima volta dal 1996, sulle maglie dell’Olimpia Milano.

L’indagine della Guardia di Finanza sulle irregolarità e sulla fatturazione falsa effettuata dalla dirigenza capeggiata dall’ex presidente e general manager Ferdinando Minucci, ora agli arresti domiciliari, è in corso. Inoltre lo sponsor Montepaschi, banca nell’occhio del ciclone monitorata dagli organi competenti, ha annunciato da tempo il suo disimpegno e nessun altro si è fatto avanti anche perchè, come sottolineato dal liquidatore Egidio Bianchi, c’è un buco di 40 milioni di euro di debiti.
Il basket targato Siena ripartirà da zero e si dovrà attendere le decisioni della FIP per quanto concerne sanzioni, squalifiche e quant’altro, e poi si getteranno le basi per rifondare.

Va però ancora sottolineato come in questa stagione con tanti problemi e un roster per larghi tratti improvvisato, la differenza l’hanno fatta le motivazioni e il lavoro di coach Marco Crespi e del suo vice Alessandro Magro. E poi i giocatori: Tomas Ress, MarQuez Haynes, arrivato da Milano (con stipendio pagato) nell’affare Hackett, Matt Janning, Erick Green, Josh Carter e Othello Hunter.
Un gruppo che è stato in grado di tenere alto il nome della società e di permetterci di vedere una serie di finale davvero entusiasmante.


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