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L'olio di frittura

Creato il 18 agosto 2011 da Sonoio

Non buttare l’olio di frittura


L'olio di frittura
L’olio è il vero re della cucina, dai fritti ai cibi sott’olio è un insostituibile ingrediente della dieta italiana. Ma che fine fa dopo essere stato utilizzato? Purtroppo è molto diffusa la brutta abitudine di gettare l’olio esausto giù per il lavello con gravi danni per l’ambiente.Solo un dato per capire l’entità del problema: in Italia ogni anno si consumano circa 1,4 tonnellate di oli vegetali, suddivise abbastanza equamente tra olio di oliva e oli di semi vari. Ma mentre il primo è usato soprattutto a crudo e finisce in gran parte nel nostro organismo, tutto il restoviene gettato e molto spesso disperso.L’olio finisce all’interno della rete fognaria e i danni che provoca sono molto gravi. Quando raggiunge pozzi d’acqua potabile li rende inutilizzabili e pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori. Se poi arriva in uno specchio d’acqua superficiale, crea una pellicola che non permette l’ossigenazione e mette in pericolo la flora e la fauna circostante.C’è quindi un problema di ‘smaltimento’ non solo per via delle calorie che accumuliamo consumando grandi quantità di olio. La soluzione è la sua raccolta all’interno di contenitorida smaltire nell’isola ecologica più vicina. In alcune città, per favorire questa operazione, esistono dei punti di raccolta accanto ai cassonetti della differenziata.Prendi un recipiente di plastica o di vetro, possibilmente grande e mettici un’etichetta per riconoscerlo ed evitare di confonderlo con altri prodotti, e ogni volta che devi gettare dell’olio bruciato utilizza un imbuto per scaricarlo in questo contenitore. Ripeti l’operazione non soloquando friggi e usi grandi quantità di olio, ma anche in piccole dosi, scatolette di tonno comprese.fonte: donnad

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