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L'ordine di Malta

Creato il 21 novembre 2015 da Giorgiocaccamo
In linea d'aria saranno circa 300 chilometri. Anche se a vedere la mappa sembrano molti di più. Sicuramente però non sono vicine, Partinico e La Valletta. Da una parte la cittadina palermitana sul versante tirrenico, dall'altra la capitale di Malta, l'estrema propaggine meridionale dell'Europa in mezzo al Canale di Sicilia, mar Mediterraneo, molto più a sud di Tunisi.
L'ordine di MaltaDunque la distanza non è poca. E allora com'è possibile che nell'isola dei Cavalieri risultino "dannosi" i ripetitori televisivi di Telejato, la piccola e battagliera tv antimafia appunto di Partinico? Da anni infatti il governo maltese sostiene che le antenne delle emittenti private siciliane facciano interferenza con la rete di comunicazioni dell'isol(ett)a. E Telejato sarebbe una di queste. Telejato, che trasmette in una piccola parte della provincia di Palermo, solo da poco nel capoluogo, e poi nell'area di Alcamo, sul canale 46, con il suo ripetitore a Monte Bonifato, 50 watt di potenza.Il paradosso è che non essendo riusciti a chiudere Telejato con le minacce mafiose né con i cavilli delle leggi italiane, ora potrebbe farcela uno Stato estero a tappare la bocca di Pino Maniaci e dei suoi giornalisti, che giusto in queste settimane hanno contribuito in prima linea alla defenestrazione del magistrato Silvana Saguto, al centro della malagestione dei beni confiscati (e nemica giurata della tv antimafia).Perché? Perché il 2 dicembre Telejato potrebbe chiudere definitivamente? Perché l'Italia non ha mai risposto ai ricorsi di Malta, il ministero dello Sviluppo economico non si è pronunciato. E ora è arrivato l'aut aut: il canale 46 va "rottamato". La Corte europea ha dato ragione a La Valletta, e l'Italia non ha opposto resistenza. Semplicemente perché era assente.

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