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L'orizzonte e il futuro (ovvero: inutilità della domenica mattina)

Creato il 13 febbraio 2011 da Carosella

L'orizzonte e il futuro (ovvero: inutilità della domenica mattina)

Larry Charles

L'orizzonte è il punto più lontano che raggiungono i nostri occhi.
Si potrebbe pensare sia come il futuro prossimo, quello che, più che essere immaginato, ci aspettiamo che accada, perchè è il naturale e probabile sviluppo degli eventi a partire da ciò che è il presente.
Se il tempo fosse matematica, il presente potrebbe sembrare un'equazione e il futuro prossimo semplicemente lo sviluppo della stessa.
Se il tempo fosse una strada, il presente potrebbe sembrare la partenza, e il futuro prossimo il semplice svolgersi di una strada più o meno rettilinea, che arriva all'orizzonte.
Ma, così come la matematica presenta alcuni problemi paradossalmente irrisolvibili, così come le strade presentano curve a gomito, lavori in corso e pedaggi da pagare, così l'orizzonte che il nostro sguardo riesce a raggiungere è fallace.
Si sposta nel nostro avanzare, cambia angolazione con il nostro cambiamento. Tale e quale le miliardi di possibilità del futuro.
Oppure non è vero. Il futuro che abbiamo davanti è scritto. Allora l'orizzonte che vediamo non cambia con il nostro cambiamento, ma è solo una linea di pennarello tirata da qualcuno su una velina ad una giusta distanza da noi, affinchè non percepiamo la velina, il pennarello, e ci rimanga solo l'illusione di un cammino da noi scelto.

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