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L’oro di Istanbul

Creato il 09 febbraio 2016 da Diletti Riletti @DilettieRiletti

Ascolto Istanbul, ad occhi chiusi;
Dapprima si leva un soave vento;
Si agitano le foglie,
Sugli alberi pian piano;
Da lontano, molto lontano giungono
Continui trilli degli acquaioli;
Ascolto Istanbul, ad occhi chiusi;

Ascolto Istanbul, ad occhi chiusi;
E mentre sorvolano dall’alto
Gli uccelli a stormi e stridii;
Le reti da pesca si raccolgono nelle chiuse;
I piedi di una donna sfiorano l’acqua;
Ascolto Istanbul, ad occhi chiusi;

                                                                        Orhan Veli Kanik

Di Istanbul ho molti ricordi, tutti bellissimi. Difficile farli combaciare con le notizie che questi tempi feroci diffondono: estremismo, attentati, censura e repressione, profughi accolti o respinti, guerra. Quando penso a Istanbul, oggi, provo nostalgia e tristezza all’immagine di una città prigioniera di se stessa. Io conservo con cura il ricordo di un luogo dove non mi sono sentita estranea neanche per un istante, una città libera, intrisa di suoni, plasmata dalla luce.


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