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L’orologio ad acqua di Modica

Da Maurizio Lorenzi

SONY DSCÈ totalmente fatto in Italia, l’orologio ad acqua esposto al palazzo della Cultura di Modica. Sembra e pare sia un vero capolavoro, frutto dell’ingegno di Enzo Terranova, modicano.

Il suo battito scandisce rumorosamente il tempo, addizionando un ticchettio ritmico be udibile, prodotto dai meccanismi in ferro e acciaio, al suono dell’acqua che scorre. Si tratta di un’opera di due metri e mezzo d’altezza, in ferro e acciaio, alimentata da 600 litri d’acqua posti in una vasca, alla base delle stessa. A un motorino il compito di mettere in circolo l’acqua che andrà a far muovere le lancette.

L’intento del suo ideatore è quella di far girare gli ingranaggi e i meccanismi dell’orologio utilizzando un “carburante” naturale. Da qui il ricorso all’acqua, facile da reperire e utile a muovere le lancette. Il meccanismo funziona in modo che l’acqua, presente in un catino, sia sempre in circolo grazie ad un motore alimentato ad energia elettrica, connesso ad una normale presa di corrente. Questo motorino incanala il liquido su per un tubo di ferro zincato.

Un’invenzione geniale, semplice ed ecologica che parte dalla Sicilia per arrivare chissà dove.

   MaLo


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