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L'ufo del canale della manica

Creato il 19 ottobre 2013 da Dariosumer
Il 23 Aprile del 2007, alle ore 15:00, un capitano della Aurigny Airlines (volo 544), Ray Bowyer , sta sorvolando il canale della manica, procedendo da Alderney a Southampton. All’improvviso in lontananza osserva una vivida luce gialla. Comunica immediatamente l’avvistamento alla Torre di Controllo di Jersey, dato che quello da lui appena avvistato è un qualcosa di assolutamente fuori dall’ordinario. La forte luminescenza gialla infatti, veniva da un gigantesco oggetto, qualcosa che a suo avviso supererebbe un kilometro di lunghezza. Questa è la conversazione tra il pilota e la Torre di Controllo, registrazione rilasciata successivamente al pubblico.
Conversazione tra il Pilota e la Torre di Controllo
Pilota: Vi risulta traffico aereo alle mie ore 12?
Torre di Controllo: No, non risultano velivoli alle tue ore 12
Pilota: Ricevuto, davanti a me vedo un oggetto di colore giallo-arancio molto luminoso. Si presenta come una sorta di piattaforma, lo sto osservando con il binocolo.
I Controllori di volo di Jersey inizialmente non vedono nulla, poi però successivamente alla segnalazione del pilota, un blip appare sullo schermo radar, ed ora è visibile anche a loro. In oltre, e fatto molto importante, ricevono una stessa segnalazione da parte di un secondo pilota di un’altra linea aerea, anche lui infatti vide uno strano oggetto molto grande e luminoso in volo sul Canale della Manica. Poco dopo, con grande stupore, il primo pilota comunica di aver avvistato un secondo oggetto. Questi, sostiene che è più piccolo del precedente, ma comunque di dimensioni immense.
Nella conversazione con la Torre di Controllo, il pilota conferma la presenza di un secondo velivolo
Pilota: Lo sto guardando con il binocolo, ce n’è un altro, è appena apparso dietro al primo, rispetto alla mia posizione.
Successivamente il controllore di volo contattò altri piloti in transito in quella zona per comunicare di fare attenzione alla presenza di due oggetti non identificati. Tuttavia, una volta che altri piloti arrivarono sul luogo, affermarono che non videro nulla, gli oggetti erano scomparsi.
Una volta atterra, il capitano Bowyer redige alcuni diagrammi relativi a ciò che ha visto e invia tutti i dati al Reparto Operativo.
Il pilota e il controllore di volo non sono in grado di identificare la natura di questi oggetti volanti né la loro origine.
Gli “UFO giganti” dal pilota avvistati, ma non solo da lui, c’erano infatti anche i passeggeri che assistettero al fenomeno, erano, secondo la ricostruzione, incredibilmente lunghi, avvolti da una vivida luce giallo-arancione. Essi avevano la forma di un sigaro, ‘vagamente’ ellittica, e leggermente inclinati. Il capitano riferì che emanavano una luminescenza talmente forte che si faceva fatica ad osservarli bene. Erano immobili, e non si muovevano minimamente. Impossibile dire cosa stavano facendo e perché erano li, ma era sicuramente qualcosa che sfuggiva completamente da ogni razionale comprensione.
Uno dei primi a parlare con il pilota fu James Fox, un regista di documentari, famoso soprattutto per i riuscitissimi e accurati documentari ufologici “I know what I sow” e “Out of the Blue”, e fu anche grazie a lui che il caso ebbe risalto tra i mass-media, rendendo famoso il caso.
Sebbene è opinione comune tra i piloti sia civili che militari, ma non solo fra questi, che non sia meglio parlare di UFO in pubblico, il capitano Bowyer decise di comportarsi diversamente. E’ legge del Regno Unito comunicare ogni anomalia o presenza di velivoli non autorizzati sullo spazio aereo controllato, disse il capitano, fu quindi suo dovere segnalare la presenza dei due oggetti non identificati alla Torre di Controllo. A differenza di quanto accade in USA, in Gran Bretagna la censura verso certi argomenti come segnalazioni di piloti riguardo ad avvistamenti UFO è molto meno severa. In America, come anche riferito dallo stesso comandate, si è addirittura minacciati di essere licenziati se notizie del genere arrivassero all’opinione pubblica, non è infatti un caso che l’agenzia statunitense per l’aviazione, l’FAA più volte ha censurato e/o sottratto definitivamente rapporti di piloti che giurano di aver avvistato degli UFO in volo. Bowyer tuttavia non viene né minacciato né ridicolizzato da ciò che vide, ma il suo racconto non suscita, stranamente, grande interesse, è infatti un caso che nella comunità ufologica stessa è stato poco trattato. Ma, a parte gli ufologi, fu lo stesso governo britannico ad affermare che il caso non necessitava di indagini, a parte aver visionato il rapporto del pilota, le autorità non decisero di comportarsi di conseguenza.
Il capitano infatti, affermò che la RAF non reagì subito al suo avvistamento, ma qualche giorno dopo diffusero un comunicato con il quale dichiaravano che l’avvistamento non costituiva una minaccia seria alla sicurezza nazionale inglese, senza indagini successive, e invitavano in oltre i francesi (dato che l’avvistamento ci fu vicino alla zona francese), e questo è curioso, di fare lo stesso nel caso se ne fossero in qualche modo interessati. Come sappiamo oggi infatti, nessuno, neanche i francesi, hanno indagato sul caso, e tutto fini in un nulla di fatto, ed è forse il meccanismo migliore questo per insabbiare un caso che potrebbe sconvolgere l’opinione pubblica. Fatto sta che fu un comportamento comunque anomalo, vuoi dopo le misure preventive prese dopo l’11 settembre. Il caso infatti è confermato non solo da un secondo pilota, della Blue Islands Airlines, ma dagli stessi controllori di volo che hanno confermato la presenza sui radar.
Questa è la comunicazione con il secondo pilota in questione
Torre di Controllo: Jersey Blu Island 832, ci hanno chiesto se riusciamo a vedere un oggetto che è stato segnalato adesso dall’A-line
Pilota: Ho qualcosa più o meno a ore 8 e corrisponde alla descrizione
Torre di Controllo: Ricevuto Blue Island 832, a che distanza è l’oggetto?
Pilota: Più o meno alla stessa che c’è tra cui e Alderney, al momento
Il capitano riferì di aver successivamente parlato con il secondo pilota testimone del fatto, ma la sua compagnia, disse Bowyer, non volle che il suo dipendente si facesse avanti per raccontare del suo avvistamento, e il pilota stesso preferì non esporsi, ed ancora oggi non ne vuole sapere nulla. Sia come sia, il pilota, raccontò a Bowyer di aver osservato il fenomeno a circa 30km di distanza, e lo descrisse molto simile a quanto fece lo stesso Bowyer.
Purtroppo la testimonianza del secondo pilota è molto importante ai fini di una serie indagini sul caso, ma ad oggi, ripeto, non si è fatto avanti per collaborare. Tuttavia, altri testimoni non ebbero problemi a parlare di ciò che avevano visto quel giorno. I coniugi Kate e John Russell infatti, erano a bordo dell’aereo, insieme al pilota, che già volarono innumerevoli volte con il capitano Bowyer, e raccontarono la loro esperienza nei dettagli.
Testimonianza dei coniugi Russell
John: Ray (il pilota) ha iniziato ad allungare il collo, guardare fuori dall’aereo…beh, quando un pilota inizia ad agitarsi è normale che i passeggeri si chiedano che cosa succeda. Quindi ha preso il suo binocolo e la cosa sembrava piuttosto strana, perché conosceva perfettamente la rotta.
Kate: Ray ha puntato il muso dell’aereo verso il basso, aveva indicato qualcosa alla persona che si trovava alle sue spalle. Io ho guardato fuori, e ho visto una luce molto intensa più o meno laggiù, e un’altra più indietro leggermente più piccola. La seconda luce sembrava proprio sopra l’isola.
I coniugi esclusero assolutamente la possibilità che gli UFO fossero dei riflessi…
John: Kate, mia moglie, ha attirato la mia attenzione su ciò che stavano guardando. Un paio di luci arancioni, al di sotto dell’aereo, sulla destra. Mi sono piegato verso di lei e ho visto una luce, una grande luce giallo-arancio, grande quanto un campo di calcio. Andavamo verso sud, e il sole era a sud di noi. Il sole crea effetti di luce, ma andavamo a 210 nodi e l’angolazione cambiava di continuo, mentre la luce rimaneva costante.
John e Kate riescono ad osservare gli oggetti per ¾ minuti, mentre il capitano gli tenne d’occhio per ben un quarto d’ora. Man mano che si avvicinano, il capitano è sempre più preoccupato, riferirono i coniugi. Difatti Bowyer riferì che non volle avvicinarsi più di tanto agli oggetti, temeva per l’incolumità dei suoi passeggeri. Quando Bowyer si avvicinò sempre di più, gli oggetti erano distanti appena 30km, e li iniziò a preoccuparsi seriamente, non sapendo chiaramente cosa fossero, non poteva immaginare certo che tipo di reazione potevano avere. La cosa più inquietante, fu che non si riusciva a capire se gli oggetti erano stazionari o se si stessero avvicinando all’aereo, e fu li, che, il capitano decise di iniziare alla fase di atterraggio, per non rischiare. Una volta che l’aereo scese in volo, il capitano perse il contatto visivo con gli oggetti, e l’atterraggio viene eseguito senza difficoltà. Pilota e passeggeri atterrarono l’aeroporto sani e salvi.
I coniugi Russell furono insieme al capitano gli unici a farsi avanti in merito ai fatti che avvennero quel giorno. Malgrado il consiglio di Bowyer di far parlare anche gli altri passeggeri, questi si rifiutarono.
Alla domanda, se quello che avessero visto era un qualcosa di realmente strano, Kate Russell rispose: “più tempo passa, più appare evidente che non ci sono spiegazioni”.
Il capitano Bowyer, era un pilota da oltre 20 anni, e percorse quel tragitto nel corso della sua carriera per ben 8 anni consecutivi, percorrendola 2 o 3 mila volte.
“E’ molto difficile spiegare alla gente quell’esperienza. Per me è stata una cosa assolutamente anomala, senza precedenti, non avevo mai visto niente del genere e non credo che in futuro mi capiterà di nuovo”.
(Capitato Ray Bowyer)
David Clarke, dell’università di Sheffield, durante il convegno internazionale “1947-2007 Sessant’anni di UFO” svoltosi il 23 giugno a Saint Vincent (AO) e organizzato dal Centro Italiano Studi Ufologici (CISU), ha affermato che si tratta “di uno dei più interessanti e inspiegabili avvistamenti UFO di questi ultimi dieci anni”.

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