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"L'ultima riga delle favole" di Massimo Gramellini

Creato il 06 maggio 2010 da Estel
L'ultima riga delle favoledi Massimo GramelliniLonganesi dal 29 aprile
Imparare ad amare e ade essere amati
Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell’amore: prima dentro di sé e poi con gli altri.
Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall’infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l’anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell’amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall’infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l’anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.
«Vuole dirmi con parole sensate in quale incubo mi trovo?» ansimò Tomàs.«Alle Terme dell’Anima, signore.»«Sono morto, dunque?»«A me non risulta. Lei è ricoverato qui per ricominciare a vivere.»«Che razza di imbroglio è questo?»«Un universo parallelo. Una delle tante possibilità.»La Vestale Nera gli appoggiò le mani sopra la testa e Tomàs venne investito da una sensazione piacevole di calore. Avvertì una voce crescere dentro di sé. Non s’imponeva per l’intensità del volume, ma per la forza con cui scandiva le parole.--------------------------------------------------------------------------------------------Arianna era esattamente il genere di ragazza di cui avrebbe potuto innamorarsi. Doveva darsela a gambe e sparire, prima che fosse troppo tardi.Mancava meno di un’ora all’appuntamento. Al solo pensiero starnutì. Ecco, l’avrebbe chiamata per comunicarle che un raffreddore contagioso impediva al suo naso di cenare con lei. Rianimò una banconota da dieci euro che moriva di solitudine in fondo alla tasca dei pantaloni. La sua zampa di gallina aveva scarabocchiato sul margine un numero di telefono, ma nel comporre le cifre ebbe un’esitazione fatale e l’apparecchio gli squillò fra le mani. «Non posso più uscire con te…», esordì il genere di ragazza di cui avrebbe potuto innamorarsi.
Se ne innamorò.  

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